venerdì 3 febbraio 2012

Quando giocare è una prova di coraggio

Ciao a tutti,
qualche giorno fa è uscito sulla Gazzetta dello Sport un articolo che parlava di una ragazzino di 13 anni che voleva giocare a calcio. Il suo nome è Francesco Messori e la sua storia è raccontata in questo link.
Mi piacerebbe che voi lo leggeste e lo finiste col sorriso. Questo ragazzo non è una persona per cui provare pena o compassione ma un individuo da ammirare per la voglia di vivere la sua vita al meglio delle sue possibilità. E' ingiusto che un bambino non possa giocare e...è ingiusto sempre. Che sia a causa di un problema fisico, di una questione economica, di una questione logistica non importa. Ogni persona che lo desidera dovrebbe avere la possibilità di giocare perchè non è semplicemente un desiderio infantile ma la dimostrazione che la vita va vissuta anche quando si incontrano delle difficoltà lungo il suo percorso.
Francesco oggi fa parte di una squadra che affronta un campionato di csi. Ha avuto una sorta di "permesso speciale" per giocare con coetanei che le gambe le hanno tutte e due ma gli piacerebbe poter giocare in un campionato con persone come lui, persone che magari hanno qualche limitazione fisica ma non hanno la minima intenzione di arrendersi.
Grande Francesco!!!

1 commento:

  1. Ovviamente leggo e ... piango!!

    Questa storia va diffusa perchè magari qualcuno potrebbe smetterla di piangersi addosso e lamentarsi per ogni minima cavolata...perchè è vero che per ogni persona il suo problema è sempre più grande di quello degli altri, ma a volte si dovrebbe pensare di più a come stanno gli altri e magari i problemi definiti insormontabili diventerebbero di ordinaria amministrazione.

    Titti

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