martedì 11 giugno 2013

Effetti collaterali - recensione film

Trama:
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Emily, appena sposata con Martin, rimane sola perchè il marito viene arrestato. Durante i 4 anni di attesa del compagno cade in una profonda depressione che la spinge più volte verso il suicidio. Aiutata però da un solerte psichiatra, prova alcune pillole che sembrano aiutarla ma che hanno degli effetti collaterali tra i quali il sonnambulismo. Una tragedia farà sprofondare del tutto o reagire la giovane che conosce bene le astuzie dell' insider trading?

Mie considerazioni:
Il primo tempo è devastante da quanto è noioso. Ero tentata di andare via. Il secondo però riscatta la sua metà e
tiene incollati alla poltrona.
Molto brava Rooney Mara anche se la preferivo "punk" e bravo anche Jude Law. La Zeta Jones non mi ha convinto, sarà che anche lei è caduta nelle mani di qualche chirurgo che l'ha cambiata un pò (o forse è solo l'età).
Sistemando la prima parte sarebbe stato quasi bello ma il primo tempo è davvero una zavorra per un film che ha nel finale il suo valore aggiunto.
Inquietante l'uso (ed abuso) di psicofarmaci negli Stati Uniti e le politiche economiche che stanno dietro alla prescrizione di determinati farmaci rispetto ad altri. Le malattie mentali non sono da sottovalutare e sono anche difficilmente classificabili e curabili. Io ho tratto questa "morale": quando si hanno dei problemi a volte sembra facile prendere una pastiglia e sperare ci risolva le nostre ansie e paure ma bisogna stare attenti a non diventarne schiavi e cercare di reagire con le nostre sole forze. Le uniche di cui possiamo essere totalmente sicuri.

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