mercoledì 30 luglio 2014

Francamente me ne infischio

dal sito www.piggilot.blogspot.com
in inglese: "Frankly, my dear, I don't give a damn".

L'avrete sentita almeno una volta nella vita, no?
Chi si ricorda la sua origine?
Be ma è nel capolavoro "Via col vento", film del 1939.
La dice Clark Gable/Rhett Butler alla fine del film quando se ne va dalla casa che divideva (dopo aver passato tante peripezie) con Rossella (O'Hara/Vivien Leigh).

Pensate che è uno dei primi film "storici" che ho visto. Anzi che ho quasi imparato a memoria. Ricordo quando lo guardavo da piccola, che non riuscivo mai a vederlo tutto per intero perchè i miei genitori mi mandavano a letto presto. Ricordo che lo trasmettevano quasi sempre su Rete4 e che lo suddividevano in due giornate! Ricordo che sono riuscita a vederlo completo solo dopo molti anni e ricordo che da piccola mi rivedevo in  Rossella: viziata e testarda (ma anche forte e sopratutto bellissima).
Ho faticato per anni a capire perchè mai Rossella amasse tanto Ashley e la morale è sempre la stessa:
si desidera sempre ciò che non si può avere. Certo è che Rossella è sempre stata un pò stronzetta (anche se non cattiva) perchè per provare a mettere i bastoni tra le ruote tra l'idilio sacro Ashley/Melania è proprio da satanassi!
Per coloro che non hanno mai visto il film in questione (vergogna!) e che sono pigri da non aver letto il link di richiamo su wikipedia...un breve riassunto:
Stati Uniti del Sud, 1861: la famiglia O'Hara vive serenamente nella tenuta delle dodici querce chiamata Tara. Rossella è la figlia più bella, sbarazzina e corteggiata solo che scopre che il suo amato Ashley presto si sposerà con...la morigerata cugina Melania! Rossella prova l'ultima carta dichiarandosi all'amato biondo che però la vede come una sorellina minore e la respinge. In lacrime Rossella si chiude in uno stanzino dove c'era Rhett, contrabbandiere dal baffo sparviero e dal fascino irresistibile. L'uomo molto più grande di lei cerca di farle dimenticare Ashley con un bacio ma la ragazzina lo respinge giocosa. Poco dopo i festeggiamenti per il matrimonio di A&M si scopre che è scoppiata la guerra di secessione e tutti gli uomini presenti, tranne i vecchi, vengono chiamati alle armi. Saranno molti a partire e solo pochi a tornare e la famiglia O'Hara vivrà i giorni di guerra in modo apprensivo aspettando i bollettini di guerra per scongiurare perdite tra i propri cari. Rossella, che si era sposata per ripicca con Carlo, fratello di Melania, sarà una delle persone a ricevere la brutta notizia che suo marito è caduto in battaglia. Partirà allora alla volta di Atlanta per...stare vicino a Melania, in dolce attesa. La città però viene messa a ferro e fuoco e sarà lei, poco abituata alle faccende domestice, a dare una mano alla "nemica" a partorire! Quando i nordisti sono alle porte compare ancora una volta Rhett che porta in salvo lei, Melania ed il bimbo con un calesse. Le porta alle porte di Tara e se ne va ad arruolarsi. Rossella ritrova una Tara infernale: la madre è morta, la tenuta semi distrutta dal passaggio dei nordisti, le sorelle malate ed il padre uscito di senno. Supera anche un tentativo di strupro e ammazza un balordo che voleva approfittarsi delle ultime proprietà della famiglia. Unica persona di carattere forte in famiglia, si rimbocca letteralmente le maniche e cerca di andare avanti senza perdersi d'animo. La guerra l'ha resa ancora più dura di prima ma c'è sempre Melania al suo fianco a dispensare quella gentilezza di cui lei sembra non essere dotata. Dando rifugio ai soldati feriti o di ritorno dalla guerra, intensifica l'attività di raccolta del cotone e riesce a sistemare un pò le sue sorti fino all'ennesimo matrimonio di convenienza col fidanzato della sorella,che però muore tragicamente per vendicare un tentativo di aggressione dell'amata. Passano gli anni e Rossella è diventata una pioniera: un'imprenditrice che finalmente cede alle lusighe di Rhett, dal quale ha una bambina. Purtroppo però nemmeno l'ennesimo matrimonio nè la bambina riescono a placare l'animo insofferente di Rossella che dovrà anche affrontare il lutto peggiore, quello della sua piccola. Fatto che la porterà a diventare ancora più acida e cattiva e a far scappare anche colui che l'aveva rincorsa per tutta la vita che sull'uscio di casa le annuncia che se ne andrà. E quando lei gli chiederà: e cosa ne sarà di me?! Risponderà: Francamente me ne infischio!

Finisce così uno dei miei film preferiti ed una delle scene più famose della storia del cinema.
Rhett se ne va esasperato da quell'amore che aveva tanto rincorso ma in cui non aveva mai davvero trovato pace e condivisione (e non si può dire che non le avesse dato mille possibilità di "redimersi" e/o cambiare!).
Francamente me ne infischio è quindi una sorta di auto-incoraggiamento. Di fronte all'ennesima richiesta di aiuto da parte di una persona che (forse) per troppo tempo ci ha usati bisogna avere il coraggio di tagliare i ponti e di dirgli di arrangiarsi. Una soluzione sicuramente dura e drastica ma a volte l'unica necessaria per risolvere determinate situazioni.









4 commenti:

  1. E' un film che ho visto tanti,tanti anni fa e che rivedrei con piacere;purtroppo non ne ho un ricordo nitido ma un po' vago. Posso dire però che non sopportavo Melania:-) era così noiosa,melensa (da cariare i denti), un po' troppo "artefatta" secondo me, tutta perfettina,quasi una santa. E' più facile simpatizzare per Rossella,che seppur odiosa a volte, appare più umana,con tutti i suoi pregi e difetti.
    Rhett ovviamente é Rhett : affascinante e un po' misterioso, insomma un uomo da non farsi scappare.Mi aveva disturbata,questo lo ricordo, il fatto che Rossella non l'avesse mai apprezzato davvero,é come se con lui si fosse accontentata diciamo,capace forse di amare solo ciò e chi non poteva davvero avere.
    Chissà se rivedendolo,cambierei parere e sensazioni!!!? Sono proprio curiosa:-)

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  2. Be se vuoi ti presto il DVD! Pensa che sono riuscita anche a vederlo al cinema per una proiezione speciale! A me piace sempre un sacco anche se tre ore e passa sono veramente tante
    Lo so a memoria e non mi stanca mai

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  3. Dai magari a settembre te lo chiedo in prestito,grazie! Anche se non deve essere difficile riuscire a vederlo in streaming su internet.Vedo e poi ti dico..
    Cavoli non ricordavo durasse 3 ore :-o
    Dai mi farò forza e coraggio e lo rivedrò, anche a me era piaciuto molto ai tempi,chissà appunto se da adulta cambierò parere.
    Mi stimoli sempre a vedere/rivedere film/telefilm vecchi e nuovi:-) come con Lost: sono stata davvero felice di averlo guardato la 2° volta ,anche perché ho capito molte più cose e l'ho apprezzato di più :-))

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  4. Ahah Vale grazie del tuo commento, tu sei una delle persone che maggiormente mi da soddisfazione nello scrivere!

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