giovedì 21 marzo 2019

Boy erased - Vite cancelllate

Jared è il figlio unico di una coppia di religiosi, il cui padre è un predicatore. Durante il college Jared viene violentato da un amico che, per evitare di essere denunciato, chiama la sua famiglia per dire loro delle tendenze del ragazzo. Una volta a casa i genitori chiedono al figlio la verità e Jared non confessa la violenza subita ma ammette di avere delle tendenze omosessuali; il padre chiede consiglio a dei vecchi saggi e Jared viene iscritto ad un programma del centro "love in action" dove promettono di curare l'omosessualità.


Il ragazzo, un timido diciottenne, acconsente all'iscrizione che si rivela da subito abbastanza rigida: nessun cellulare all'interno, nessuna privacy e
nessun coinvolgimento della famiglia con quanto avviene all'interno della struttura. All'inizio Jared sopporta il trattamento perché pensa sia una cosa di pochi giorni (e poi perché deve andarci solo di giorno mentre la sera può cenare e dormire con la madre) ma quando il gestore della struttura gli comunica che in accordo col padre pensano che sarebbe meglio toglierlo dal college per passare un intero anno al rifugio Jared si sente distrutto. Le violenze psicofisiche all'interno della struttura sono quotidiane e Jared non ha nessuno con sui confidarsi. Un giorno, dopo una sessione pesante di confronto col gruppo, Jared decide di scappare: va nella sala degli oggetti personali, recupera il suo telefono e chiama sua madre. Quando la donna arriva vede il figlio circondato, col "tutore" che spiega alla madre che il ragazzo deve rimanere dentro e solo la forza di volontà di un amico, Cameron, che aiuta Jared ad uscire, gli permette di andarsene definitivamente dalla struttura. La madre di Jared capisce che è stata una violenza portare il figlio in quel contesto e convince il marito a cambiare idea riguardo la conversione e dopo pochi giorni arriva in casa loro la polizia: Cameron si è suicidato.
Ritroviamo così Jared e la sua famiglia dopo quattro anni: lui è sereno e fidanzato (con un ragazzo) a New York dove fa il giornalista ed ha appena pubblicato sul Times un articolo che mette in luce le atrocità subite in quel presunto "santuario" ma non tutto è sistemato nella sua vita; infatti il rapporto col padre è ancora difficile ma il ragazzo è ormai maturo per mettere il genitore davanti alla scelta della sua vita: non tanto accettare l'omosessualità del figlio quando desiderare o meno di avere un figlio.

Questo film è ispirato alla storia vera di Garrard Conley e qui condivido il link ad una sua intervista rilasciata a Vanity Fair.

Due concetti che continuano a ripetere nel rifugio sono: "Non si può nascere omosessuali, è una scelta" e "fingi finchè non riesci". Inquietanti. Alla fine del film appaiono delle scritte e sembra che in ben 30 stati degli USA ci siano centri per la conversione degli omosessuali e che in pochi anni vi siano stati iscritte più di 700mila persone. Se calcolate poi che sono tutti centri a pagamento... potete capire che sono cose allucinanti e a scopo di lucro vero e proprio. Purtroppo però nel mondo pare sia tornata una ventata di omofobia ed è allucinante pensare che al giorno d'oggi esistano ancora posti (e famiglie) del genere.
L'omosessualità non è una scelta e non è una malattia.

Gli attori che recitano la parte dei genitori in “boy erased” sono Nicole Kidman e Russel Crowe (ingrassato di tipo 30kg!)

Link recensioni film

Nessun commento:

Posta un commento