domenica 24 marzo 2019

The green book

New York, 1962: Tony Vallelonga è un italoamericano senza lavoro che si presenta ad un colloquio con il dottor Shirley che in verità non è proprio un dottore/medico bensì un famosissimo pianista. Di colore! Il lavoro consiste nel fare da autista e tuttofare al dottor Shirley per otto settimane lungo un tour che si snoderà nel Sud degli Stati Uniti d'America. Tony accetta e cartina alla mano guida l'auto del dottore sempre più giù andando incontro a città mai viste e vivendo in prima persona il razzismo ancora imperante...

Inizio col parlare dell'ottima performance di Viggo Mortensen:
anche se è difficile immaginare un danese che interpreta un siciliano... lui ci riesce benissimo. Purtroppo ho visto il film doppiato in italiano e devo dire che i doppiatori sono stati quasi macchiettistici (mi sarebbe piaciuto sentire l'originale!). Per dire: nell'originale la voce di Mahershala Ali è molto più bella di quella del doppiatore quindi se riuscite cercate di vederlo in versione originale.

Il green book del titolo si rifà ad una guida, realmente esistita, in cui erano riuniti nomi di ristoranti ed hotel per persone di colore. Eh si perché su questo si basa il film, sulla discriminazione tra bianchi e neri, questi ultimi allontanati come la peste da locali e  vita sociale bianca in generale...
Il film è carino, godibile, scorre bene eppure rimane secondo me troppo in superficie. Shirley fa tutto il tour dispensando calma e dignità e poi all'ultima tappa si ribella, molla tutto e se ne va? Va bene ma mi sarebbe piaciuto avessero scavato di più magari mostrando un atto di coraggio maggiore... Inoltre la trama è scontata nel suo svolgimento e nell'happy end.
Questa di Donald Shirley e Tony Vallelunga è una storia vera, pare che i due dopo il lavoro insieme siano stati amici per tutta la vita!

Bella la colonna sonora

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