mercoledì 8 maggio 2019

Mary e il gigante - Philip K. Dick

Mary Anne è una ventenne tutta ossa che lavora come dattilografa in una fabbrica e passa le sere al Wren, un locale in cui si esibisce un cantante nero per cui ha una cotta: Carleton B. Tweany. L'apertura di un nuovo negozio di dischi in città le sembra l'occasione per lasciare il suo lavoro ma durante il colloquio il proprietario, il sig. Schilling, le tocca un braccio in modo tale da sconvolgerla e da farla scappare dall'impacciato fidanzato David Gordon. Poco dopo Mary trova un nuovo lavoro presso una compagnia telefonica e
condivide l'appartamento con una ragazza ma è sempre innamorata di Tweany che, nonostante una notte di sesso, non sembra ricambiare il suo sentimento. Nel frattempo a Pacific Park arrivano anche i coniugi Coombs, sulle tracce di Schilling (che ha avuto una notte di passione con Beth ed è stato scoperto dal marito). Mary conosce Beth e suo marito al Wren e, gelosa di Carleton, li segue a casa sua dove assiste ad una scena delirante con Beth e Tweany al pianoforte, un ragazzo in giro con la chitarra e il marito di lei a scattare foto. La compagnia fa così casino che arriva la polizia ed arresta tutti tranne Mary e Paul, ubriaco in bagno. Mary lascia anche il nuovo lavoro e si ripresenta al negozio di dischi dove viene assunta ed inizia una complicata storia con Schilling. Sembra tutto andare per il meglio, l'uomo aiuta anche la ragazza a sistemarsi in una villetta nella zona bella della città ma Mary Anne cambia idea di nuovo, Paul le fa aprire gli occhi su quella relazione impossibile con quell'uomo più grande di lei di trentotto anni. E mentre Mary trasloca di nuovo, questa volta in una stanza all'interno di una pensione per neri, il marito di Beth, roso dalla gelosia, va a casa di Tweany per ucciderlo ma questi lo sbatte fuori da casa e l'uomo cade dalle scale e muore. Mary vuole scappare: da quella noiosa cittadina, da quella vita senza interessi e Joseph lo intuisce e cerca di aiutarla anche se sa benissimo che nessuno, oltre a se stessa, può aiutarla. Una notte Mary viene raggiunta nella sua topaia da Paul che la porta via in braccio a casa sua e... iniziano a vivere insieme.

Philip K. Dick scrisse questo librotra il 1953 ed il 1955, quindi la storia di "Mary e il gigante" va constestualizzata in quel periodo: la maggiore età che si raggiungeva a 21 anni, la divisione tra bianchi e neri, le differenze sociali ed economiche...

Leggere "Mary e il gigante" è stato strano: facile, in quanto le parole scorrevano bene nell'architettura delle frasi (anche se ogni tanto faticavo a capire chi avesse detto cosa), difficile nel credere verosimile la trama, nel stare dietro a questa ragazzina volubile che non sapeva neanche lei cosa voleva dalla vita. C'è solo un momento di reale "tensione", la scena della performance a casa di Tweany e il seguente tentativo di Coombs di ucciderlo, poi in verità si segue stancamente, come trascinando i piedi, il percorso di una persona insoddisfatta che si risolve nella maniera più banale pronosticabile.

Il titolo originale è "Mary and The Giant" ed è lungo 255 pagine.
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