lunedì 27 maggio 2019

Una giusta causa



Stati Uniti anni ’50. Ruth si laurea in legge ma, a differenza del marito, non riesce a trovare un lavoro come avvocato poiché… è donna! Il marito la appoggia e le consiglia di perseverare: siamo a New York, è pieno di studi legali! ma alla fine Ruth cede ai tempi e diventa professoressa di legge specializzandosi sui diritti civili. Negli anni ’70 arriva la sua occasione: il marito le porge una causa di diritto tributario, Ruth si risente ma poi realizza che
potrebbe creare un precedente: un uomo si sta prendendo cura della madre malata ma non ha detrazioni per pagare l’infermiera che la assiste in quanto… scapolo! Ruth si appassiona alla causa e scopre che sono oltre 150 le leggi americane che discriminano in base al sesso! In tribunale sembra tutto andare a rotoli ed invece Ruth riesce a convincere i giudici che i tempi sono già cambiati e che la legge deve adattarsi alla nuova epoca!

Leggendo la trama e vedendo il trailer settimana scorsa ho deciso di portare la mia squadra di pallavolo u13 a vedere questo film che aveva al centro un donna, una donna realmente esistita (è ancora viva) che ha studiato e combattuto a lungo per avere gli stessi diritti degli uomini e per far si che i diritti civili fossero maggiormente riconosciuti negli Stati Uniti d’America.
La donna in questione è Ruth Bader Ginsburg e consiglio a tutti di cercare su internet informazioni su di lei.

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