martedì 22 agosto 2023

Sull'incapacità di esprimersi

Qualche mese fa un conoscente ha iniziato a "postare" negli stati di Whatsapp dei frammenti di lettere che suo padre scrisse durante la seconda guerra mondiale, in prigionia. Ognuno di quei testi era capace di colpirmi dritta allo stomaco per la (paradossale) bellezza delle parole e la capacità di emozionarmi. Trovavo quei reperti così belli che ne ho parlato a tutti i miei cari e l'ho anche invitato a raccoglierli in un unico testo e a pubblicarli.

Possibile che un uomo del 1920, sicuramente meno scolarizzato di tutti i miei amici e parenti, fosse la persona che si esprimeva meglio tra tutte le persone che ho conosciuto?

Navigando nel web ho poi scoperto questo video in cui Pasolini intervista Oriana Fallaci e Camilla Cederna nel documentario "Comizi d'amore":



e una volta finito di vederlo ho pensato: ma cosa ci è successo? perché nessuno di quelli che conosco è più in grado di parlare così? Vocabolario limitato, frasi semplici, pensierini superficiali: oggi se provi ad intavolare un discorso profondo ti senti dire che sei pesante e noioso/a. 

Un amico, che rispetto molto e che ha conoscenze approfondite in diversi ambiti, mi ha quindi segnalato questo video qui sotto in cui un attivista e "commentatore politico" ha analizzato due

spezzoni di video in cui dei ragazzi esprimono i loro pensieri. Nel primo si vede una ragazza che, incapace di argomentare una risposta o un proprio pensiero, insulta l'antagonista, si alza e se ne va. Nel secondo video una ragazzina tenta di esprimere un proprio disagio ma in meno di cinquanta secondi ripete ventisette volte cioè!



Walsh prosegue leggendo due lettere del secolo scorso (o forse più vecchie), lettere scritte da ragazzini strappati dalle loro case per colpa della guerra che raccontavano in modo articolato e quasi poetico situazioni tragiche e dolorose.

Oggi che nessuno usa più carta e penna e che i libri sono relegati ad oggetti da arredamento più che da "consultazione", a sempre più persone mancano le parole per esprimersi. E a questo proposito c'è un intero (e profetico) capitolo di 1984 che tutti dovrebbero leggere..

Anche io noto che scrivendo in questo blog sono peggiorata negli anni: fatico a concentrarmi, a volte ho dubbi sui verbi e... la sintassi?

Walsh dice che però non tutto è perduto e che tutti dovrebbero dedicare meno tempo a pc e social media vari per riprendere in mano quei begli oggetti che campeggiano sulle mensole e che se sfogliati non solo possono farci imparare parole nuove ma aprirci davvero la mente, permettendoci di vivere - almeno nella mente - tante attività che non riusciremmo a fare in una vita intera.

E voi avevate notato questo "fenomeno"? Cosa ne pensate? Scrivetemelo nei commenti!



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