lunedì 30 gennaio 2012

Benvenuti al nord


Consigliato a chi: è piaciuto Benvenuti al sud (ma...anticipo che rimarrà deluso)
Voto: 3

Voto bassissimo per questo filmetto che dovrebbe essere una commedia e invece suscita davvero poche risate e mai sguaiate. Dovrebbe cercare di rendere più simpatici i milanesi ed invece…si finisce col sorridere solo dei luoghi comuni dei nostri cari terun.
La trama vuole che Siani, impiegato alle poste a Castellammare, venga trasferito al nord dove lavora l’amico Bisio. L’accoglienza dell’amico pelato sarà delle peggiori: in crisi coniugale, un estraneo è come un’accetta sul fragile legame che ancora unisce lui e la moglie.
Inizieranno così una serie di improbabili gag basate su fraintendimenti linguistici estremizzati e festival delle ovvietà: il “manager” Bisio, lasciato dalla moglie, capirà che il lavoro non è tutto e che bisogna trovare il tempo anche per la famiglia mentre l’ex sfaticato Siani finalmente si darà da fare per dimostrare di essere un uomo maturo che sa provvedere a moglie e figlio.
Purtroppo quello che voleva essere un tentativo di far vedere come anche al nord esistano persone simpatiche ed amichevoli…naufraga velocemente. La gente rappresentata sullo schermo sembra: frenetica, insensibile, fredda e con la puzza sotto il naso. Triste. Anche le gag in cui si prova a far conoscere il dialetto milanese risultano deboli perché effettivamente da noi chi lo parla più? Si è invasi invece dalle incomprensibili parole di Siani che non so se voglia imitare Troisi, so solo che...ci vorrebbero i sottotitoli.
Le differenze e diffidenze continuano ad esistere e continueranno a farlo ma la cosa più carina è messa in scena dall’incontro tra la mamma della Finocchiaro, la vecchia suocera, col veget terun: i due stringono amicizia di fronte a…una lastra che rivela un malanno comune! E tra misurazioni di pressione e balli degli alpini superano dialetti e differenze dimostrando che quando si vuole capire una persona non c’è bisogno di una “cultura” comune ma di…vicinanza d’animo.
Rimane il fatto che l’Italia è bella e dovremmo ricordarcelo più spesso.
Speriamo non facciano altri sequel perché già in questo le idee scarseggiavano abbondantemente.

1 commento:

  1. Si va al cinema, senza pretese, sperando di farsi qualche risatina invece gran parte delle battute di Siani (almeno per me che sono milanese) non si capiscono. Si passa il tempo a dire "ma che cosa ha detto?".
    Le uniche scene che fanno sorridere riguardano cmq la parte "terronica" del film. Il giubbottino anti nebbia - i parenti di Siani che scendono in stazione centrale portandosi dietro tutta la casa e le provviste (notare la caffettiera gigante).
    Niente a che vedere con Benvenuti al Sud decisamente più comico e colorato.
    Ps: sto ancora cercando di capire cosa ci faceva la vecchietta in mezzo al cortile a pulire per terra ogni notte. Mah!!!

    Non spendete 8 euro per sto film!! Mangiatevi una pizza!!!
    Titti

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