lunedì 24 giugno 2013

Bye bye Vigevano

Si è conclusa ufficialmente col trasloco di ieri la mia esperienza Vigevano.
Insieme alla Titti, l'avevamo ribattezzata cosi quasi due anni fa quando eravamo state contattata dai dirigenti della Florens per andare a giocare lì.
Ci sembrava una cosa così strana! Noi che avevamo sempre giocato abbastanza vicino a casa (tranne la mia esperienza a Carnago) e che della pallavolo avevamo fatto davvero solo un passatempo serale ci siamo trovate proiettate nel fare le professioniste.
E mentre lo scrivo storco la bocca perchè con quel nome ho sempre identificato  le mercenarie che prendevano 3 volte quello che prendevo io (in termini di soldi) e che però per un callo non venivano all'allenamento (o iniziavano una settimana dopo le altre la preparazione fisica).
Ebbene è finita, ci hanno bellamente segate una settimana esatta dopo la fine di questo secondo campionato a Vigevano.
Il primo anno è stato difficile. L'adattamento alla vita da sole (sia per me che per Titti era la prima esperienza fuori casa) è andato bene peccato ci si sia messo il fattore pendolarismo a complicare tutto. Treni che arrivavano in ritardo, treni che venivano soppressi, treni che non arrivavano proprio...è stato così difficile svegliarsi alle 6.20 ogni mattina (andando a dormire sempre dopo mezzanotte) che credo di aver perso 7 anni in rughe. Oltre al fatto che puntavo almeno 5 sveglie per paura di non svegliarmi e il mio sonno difficilmente è stato profondo.
Il campionato poi non è stato facile. Dopo 3 mesi il gruppo era scoppiato. Facevamo la B1 con una squadra che anche nella più totale armonia avrebbe faticato a salvarsi, figuratevi com'è stato entrare in palestra con metà delle persone che
non ti salutavano...noi venivamo viste come le milanesi che "non è che possono arrivare qua e pensare che la palestra sia loro". Mah, questa cosa della proprietà delle palestre non l'ho mai capita anche perchè io faccio la receptionist e non la portinaia. Quella è mia madre :-)
Il secondo anno è stata una sorpresa. Non mi aspettavo proprio la riconferma. La B1 salvata sul campo è stata scambiata con una B2 che sembrava più abbordabile ed è arrivato un (inaspettato) 5° posto!
Il servizio trenord è stato migliore (mai eccelso però), la casa affidataci più bella della prima ed il gruppo, composto da molte ragazzine, ha tenuto fino alla fine. Certo non si può parlare di vero e proprio gruppo: la reciproca compagnia era contemplata solo in palestra.
La bocciatura di quest'anno non è stata una sorpresa, sugli spalti la gente ne parlava da mesi!
Oggi sono senza squadra e mi faccio tante domande, logicamente.
Mi sono sempre allenata, anche quando avevo le mie cose o quando non riuscivo ad alzare il braccio. 
Mi sono sempre allenata anche quando un allenatore diceva cose che non condividevo, anche quando ho fatto la panchina, anche quando venivo cambiata dopo sole cinque schiacciate.
Mi sono sempre allenata quando giocavo gratis e quando ho iniziato a guadagnare un qualcosina.
Mi sono sempre allenata anche quando il treno mi aveva lasciata in piedi a dicembre per 40 minuti a 2° gradi.
Mi sono sempre allenata anche quando in campo con me c'erano persone che mi facevano venire il vomito, anche quando sapevo che alcune compagne parlavano male di me in giro, anche quando mi avevano promesso un rimborso che sto ancora aspettando. E sono passati 4 anni!
Mi sono sempre allenata, sono migliorata negli anni e non ho mai chiesto cifre esorbitanti.

Di quest'anno sono orgogliosa perchè ho vinto la classifica degli aces di squadra e sono arrivata seconda come punti totali. Avrei dovuto vincere quella dei muri ma...mica posso essere perfetta :-)
In quest'anno di crisi generale, meno soldi, meno squadre e...sempre gli stessi nomi che (misteriosamente) girano. Gente magari considerata scarsa da tutti ma diciamo "posizionata meglio sul mercato".
Non è una novità, certo. Tutti lo sanno e tutti girano fino a che possono poi, complice magari anche la regola delle over, se ne devono stare a casa e...fanno un figlio. 
Quante ne conoscete?
Io parecchie!
Anni fa vivevo il volley mercato quasi con ansia. Andavo in sbattimento se qualche squadra non mi chiamava e non riuscivo a concepire la mia vita senza la pallavolo. Oggi? 
Oggi sono a piedi e me ne faccio una ragione. 

Nel complesso l'esperienza Vigevano è stata positiva. Nonostante:

 - abbia perso 7 anni di vita in rughe causa problemi dei treni
 - io sia arrivata tardi al lavoro - con relative ansie - decine di volte
 - mi abbia fatto capire come sia diversa la mentalità tra grande e piccola città
 - mi abbia fatto perdere degli amici (che forse non erano tali)

mi ha anche dato!
  • mi ha permesso di vivere, per la prima volta, da sola
  • mi ha permesso di prendere Mega ed Affi, le mie coniglie (anche se ora la nonna Angela non è troppo contenta di veder tornare indietro figlia e "nipotine" e gabbietta :-))
  • mi ha fatto conoscere Saw, Cherie e le decine di altri cani del canile di Vigevano
  • mi ha fatto perdere degli amici (perchè lo metto tra le cose positive? Perchè mi ha aperto gli occhi sui legami più sinceri e su quelli che non sono riusciti a superare 32km di distanza)
  • mi ha permesso di giocare titolare due anni in B1 e B2
Penso che se non ho una squadra non ci sono colpe e continuo ad amare questo sport che è stato per così tanti anni tanta parte della mia vita. Solo, ho un pò di dispiacere. Mentre scrivo mi passano davanti i colori delle maglie indossate, le facce delle persone incontrate, il terreno delle palestre che ho calpestato, le trasferte in pullman, gli allenamenti senza riscaldamento, le corse coi carrelli, le pallonate in faccia, i dolori ad ogni giuntura e penso che i sorrisi...quelli sono stati sempre meno nel corso degli anni.
Questa è la cosa che mi spiace di più, che ho dato tanto (o penso, spero di averlo dato) a questo sport e alla fine i meriti riconosciuti sono stati davvero pochi. 
Nessuno però potrà mai cancellare le frasi che nel corso degli anni mi sono state dette. Sia di brutte che di belle. 
Una su tutte è legata alla Titti.
Molti, con malizia, ci hanno spesso riconosciuto una grande intesa.
Io della malizia me ne frego, della gente che insinua ancora di più perchè penso che si! l'intesa che avevamo io e la Titti a giocare fosse qualcosa di speciale e credo si vedesse. Insieme a lei ho giocato la mia pallavolo più bella e sicuramente non poter giocare più insieme mi spiace ma io il pallone in vacanza me lo porto e sono serena perchè mentre so che molti hanno goduto o stanno godendo o godranno a sapere che in questa pallavolo non c'è più posto per me o per lei...io so che per noi c'è ben altro e allora bye bye Vigevano o forse meglio Adios.

Ps

io e la Titti non siamo siamesi. So che per molti potrebbe essere una sconvolgente verità ma...non abbiamo mai fatto pressioni a nessuna squadra affinchè ci prendessero in coppia


ps 2

ho ricevuto qualche chiamata, molto apprezzata, ma avendo un lavoro stabile non sono nelle condizioni fisiche e mentali di prendere e lasciarlo per andare a giocare lontano da casa.
Sappiate comunque che non me ne starò ferma e qualche cosa escogiterò. Prossimamente, la vita è un divenire.

4 commenti:

  1. Nonostante sia fuori da ormai ben 2 anni dalla pallavolo giocata so che non è facile ora trovare squadra ora...perchè ci sono meno squadre e anche probabilmente per questa odiosa regola delle over (come se una giovane talentuosa ne avesse bisogno!)In bocca al lupo sia a te che a Titti;-)

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  2. Che post pieno di emozione! Mi ha riempito il cuore. E' bellissimo. W la pallavolo! Un saluto di cuore.

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    1. Ciao Felice, grazie. Son contenta di esser riuscita a trasmettere la mia emozione

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