lunedì 24 febbraio 2014

La camicia della Felicità di Leone Tolstoj

Ciao a tutti,
come iniziare bene la settimana? Su Milano splende alto il sole ed il cielo è quasi azzurro. Quasi.
Una breve storiella sulla felicità potrebbe far sorridere nel pensare che effettivamente a volte è proprio nelle piccole cose che si possono trovare gioie inaspettate. Anche perchè se stessimo qui a pensare a tutto ciò che ci manca o che vorremmo...non la finiremmo più!

Buona lettura!!!

C’era una volta un re malato di malinconia: diceva d’avere già i piedi nella fossa, scongiurava di salvarlo, e prometteva metà del suo regno a chi gli avesse portato sorrisi e felicità.
I Saggi e i cortigiani si riunirono per cercare il modo di ridare la salute al re. Non erano però capaci di trovare il rimedio. Fu chiamato anche il Vecchio della montagna, un sapientone con tanto di barba bianca, il quale dichiarò: occorre trovare un uomo felice. Toglietegli la camicia, infilatela al re, e il re sarà subito felice.
Il re ordinò di cercare in ogni parte del suo regno un uomo felice, ma le sue guardie  girarono a lungo per il vasto territorio senza trovarne uno. Non esisteva nessuno che fosse felice. Chi era ricco, stava male; chi era sano viveva nella miseria; chi era ricco e in salute aveva una cattiva moglie o non andava d’accordo con i figli. Qualcosa amareggiava sempre la vita di tutti.
Una sera però, il figlio del re si trovava a passare davanti ad una povera capanna e sentì una voce che diceva: – Ti ringrazio, buon Dio! Ho lavorato, ho sudato, ho mangiato di buon appetito, ed ora mi riposerò tranquillo su questo letto di foglie. Sono proprio felice! -. I servi e il principe immediatamente entrarono nella capanna per prendere la camicia di quell’uomo offrendo monete, oro e titoli in cambio. Il buon uomo si sbottonò la giubba di panni, ma sotto la camicia non c’era. Quell’uomo era così povero che non possedeva neanche una camicia.

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