mercoledì 16 luglio 2014

City of god - Fernando Meirelles

Film brasiliano del 2002, tratto da una storia vera.
dal sito www.imdb.com
Trama
Buscapè è un bambino della favela di Città di Dio, poco distante Rio de Janeiro. Cresce col sogno di diventare fotografo mentre intorno a lui l'aspirazione più grande è quella di fare il bandito. Quasi ogni bambino ha un'arma e al posto di studiare o di cercarsi un lavoro escogita un piano per derubare qualcuno. Anche quelli che rubano ber bisogno finiscono con l'imbracciare un'arma da fuoco e col mietere qualche vittima. Buscapè riesce sempre a tenersi alla larga ma
vede morire il fratello e moltissimi amici per cose di poco conto, crescendo in un ambiente brutto non solo esteticamente ma anche umanamente. La vita nella città di Dio è un inferno in cui regnano omertà e violenza e in cui basta uno sguardo di troppo per venire uccisi. Ze Pequeno è il "padrone" della città: bandito senza cuore e senza paura che scatena una guerra per conquistare i covi dei nemici ed impadronirsi di tutte le zone del redditizio commercio di droga. Finirà il "vietnam" solo per ricominciare con un altro nome ed un altro capo...

Mie considerazioni:
L'inizio è molto bello per la fotografia che ricrea scene dai toni pastello, ancora non caratterizzati (come il resto del film) dai colori scuri della violenza e dell'odio. La scena di apertura si ripete sul finale: ha un ritmo travolgente e fa subito entrare nel clima irrequieto di questa pellicola piena di violenza ed ingiustizie. A volte si è quasi tentati di girare gli occhi per non dover subire la forza di alcune scene che toccano nel profondo, lasciando quasi sempre l'amaro in bocca e tanti dubbi in testa: è vita quella? Come si può sopravvivere in un ambiente simile? Questa è realtà cinematografica ma la cronaca ci racconta di una realtà reale, certe cose succedono davvero. E allora come può una persona affrancarsi da quelle situazioni? Il film da per scontato che il "male" (banditi, armi, droga, povertà) ci sarà sempre e che sarà difficile anche per i buoni resistergli. 
Due ore all'interno di una favela che alla fine fanno venir voglia di una cosa sola: scappare. Beato chi ci riesce.

Mi è piaciuto ma sicuramente non è un film leggero o da far vedere ai ragazzini.

Tag:
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1 commento:

  1. Anche a me è piaciuto molto. Un film documentario che illustra in modo chiaro com'è la vita in alcuni posti.

    Come ha detto Michy ..beato davvero chi riesce a scappare!

    Da vedere.

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