venerdì 16 gennaio 2015

Mostra su Giovanni Segantini a Milano

dal sito www.bicebugatticlub.com
Ciao,

oggi vi parlo di arte ed in particolare di un artista che avevo "incontrato" fugacemente a scuola ma i cui colori mi erano rimasti impressi nel cuore: Giovanni Segantini.
In questi giorni a Milano c'è un'intera mostra su di lui a Palazzo Reale

che vi consiglio vivamente di andare a vedere e sopratutto di affrettarvi e prenotare perchè ci sarà solo fino a Domenica 18 Gennaio 2015! E la fila è enorme. Nello stesso edificio inoltre ci sono queste altre mostre:



e con italico orgoglio vi dico che la fila per Segantini è la più numerosa (oltretutto se conservate il biglietto di questa mostra potrete entrare a prezzo ridotto in una delle altre). 
L'ingresso costa 12€ e compreso nel prezzo c'è l'audioguida (consiglio: tenetevi degli auricolari in tasca perchè è pensata per l'ascolto modello telefonino ma è davvero scomoda così!) e il guardaroba.

Se seguite da tempo il mio blog forse vi ricorderete del mio post sul Puntinismo che già raccontava molto di me e di come mi piacesse un certo tipo di arte. Giovanni Segantini non era un "puntinista" ma un divisionista (se cliccate sulla parola evidenziata vi si aprirà un mondo) che, cito dal sito www.segantini.it, Pur essendo in sintonia con il puntinismo, a differenza dell'esperienza francese che era particolarmente attenta agli aspetti scientifici della tecnica, il divisionismo ne mise in evidenza soprattutto il carattere artistico e simbolico

Ma ora passiamo a loro, alle opere!
La più conosciuta forse è questa:
Mezzogiorno sulle Alpi
dal sito www.frammentiarte.it
però il dipinto che l'ha reso celebre è questo:
Ave Maria a Trasbordo II
dal sito www.it.wikipedia.org
considerata la prima
opera divisionista! Dal vivo i colori sono così particolari da sembrare celestiali e le increspature dell'acqua sono qualcosa di incredibile.

Ma quello che mi ha fatta davvero commuovere, fino quasi ad avere le lacrime agli occhi, è stato:
Le due madri
Olio su tela, 162,5 x 301 cm
dal sito www.zeno.org
non so spiegarvi perchè però sono stata davvero colta da un'ondata di emozione. Sarà stata la dimensione del dipinto, saranno stati i colori, sarà stata la scena in cui grazie alla bravura dell'artista mi sembrava di essere immersa. E vi assicuro che dal vivo, questa come tutte le sue opere, è molto più bella perchè si colgono le reali sfumature e singole pennellate che insieme creano un effetto molto suggestivo.

Una delle cose che mi piace di più di Segantini è che lo trovo un pittore molto fotografico: le scene che rappresenta mi sembrano inquadrate attraverso il mirino di una macchina fotografica e questo si nota a mio avviso sopratutto in queste opere:
la mia famiglia - dal sito www.atlantedellarteitaliana.it
ritratto della signora Torelli - dal sito www.commons.wikimedia.org
Infine condivido con voi un'opera maestosa:
Alla *stanga
1886
Olio su tela
170 x 390 cm

che sembra un piano-sequenza cinematografico!
Animali e uomini vengono messi sullo stesso piano e la protagonista indiscussa dell'opera è la natura. Dal vivo sembra di essere in quella valle in un momento sospeso nel tempo in cui sembra di respirare la bellezza della vita.

Se non riuscite ad andare alla mostra vi consiglio di "recuperare" comprando la monografia della Skira che oltretutto ha anche un prezzo contenuto (9.90€).

Una curiosità: si può dire che Segantini è stato "riscoperto" solo recentemente però pensate che quando era vivo (1858 - 1899) era il pittore italiano più famoso al mondo. Rimasto orfano giovanissimo e cresciuto quasi come un vagabondo, trovò nei monti dell'Engandina il suo buon ritiro e la maggior fonte d'ispirazione per l'espressione della sua arte. Purtroppò morì a soli 41 anni a causa di una peritonite.

*stanga: Nelle stalle tradizionali, asse di legno che, a una certa altezza dal suolo, separa i cavalli o i bovini l’uno dall’altro; nei campi, trave sostenuta orizzontalmente da due pali, per legarvi gli animali o impedire loro di procedere; nelle carrozze, nei barrocci, nei calessi, ognuno dei due elementi anteriori tra i quali si attacca il cavallo; nell’aratro, sinon. di bure; in alcuni tipi di imbarcazione, sinon. non com. di pertica, il palo con cui si spinge la barca puntando sul fondo; nell’uso ant., il palo con traversa su cui stava posato il falcone da caccia: gli corse agli occhi il suo buon falcone, il quale nella sua saletta vide sopra la s. (Boccaccio). 

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