martedì 20 gennaio 2015

Le mille e una notte - Storia dell'invidioso e dell'invidiato


Nella stessa città vivevano due uomini che erano vicini di casa. Uno era tanto invidioso dell'altro che quest'ultimo decise di trasferirsi a mezz'ora di cammino per allontanarsi dall'invidioso.
Qui il buon uomo diventò derviscio e creò un ostello dove la gente veniva a pregare. La fama del derviscio arrivò fino in città scatenando l'invidia rabbiosa del vecchio nemico che attiratolo di notte con un pretesto...lo buttò in un pozzo sperando di averlo ucciso.
Il pozzo però era abitato da fate e geni che
aiutarono il buon uomo e gli diedero la cura per la figlia del re che si presentò presso di lui qualche giorno dopo.
Strappati sette peli bianchi dalla coda di un gatto e bruciatoli sopra la testa della figlia del re, la liberò dal malefico genio che la stava possedendo ottenendo in cambio la mano della ragazza e successivamente il regno del re suo padre.
Quando il derviscio divenne il nuovo re intravide nella folla l'invidioso e comandò che gli venisserò donate 1000 monete d'oro e 20 sacchi ricolmi dei beni più preziosi poi proseguì per la sua strada.

Finito di raccontare questa storia il genio prese il calender e lo portò così in alto nel cielo da vedere le cose sulla terra grandi come un granello di sabbia e poi lo scagliò su una montagna dove lo trasformò in una scimmia. Sperduto e fisicamente trasformato, il giovane vagò per giorni fino a quando non vide un'imbarcazione e cercò di attirare l'attenzione dei marinai salendo su di essa. Gli uomini sulla nave però erano superstiziosi e non lo volevano lì con se quindi stavano per gettarlo in mare quando l'animale si prostrò ai piedi del capitano che, impietosito, decise di tenerlo con loro.
Una volta che attraccarono, vennero raggiunti da un sultano del re che chiedeva a tutti gli uomini di scrivere una frase su un foglio poichè il re cercavaun sostituto del visir appena morto per scrivere i documenti reali. 
Tutti rimasero stupiti quando anche la scimmia prese in mano carta e penna e stavano per picchiarla quando il capitano decise di lasciarla fare e...scrisse in una calligrafia così perfetta che rimasero tutti a bocca aperta. Trovato lo scriba migliore, lo portarono con mille onori al re che si trovò subito in sintonia con l'animale tanto da sceglierlo come avversario preferito agli scacchi!
Il re era così entusiasta della scimmia che voleva presentarlo a Donna di Bellezza, sua figlia; la ragazza però si rifiutò perchè rivelò al padre che la scimmia in verità era un uomo vittima di un incantesimo. Il re chiese alla figlia di liberare l'uomo da quella condizione e scesero in giardino per ridargli l'aspetto umano ma vennero sorpresi da un leone che altri non era che il genio che l'aveva trasformato in scimmia. La figlia del re e il genio lottarono trasformandosi ogni volta in qualcosa di diverso: lei in spada, lui in scorpione, lei in serpente, lui in acquila, lei in gatto, lui in verme. Questi continui cambiamenti di forma prosciugarono le forze di entrambi i duellanti e quando Donna di Bellezza sconfisse il genio salutò tristemente il padre e gli comunicò che stava per morire. Poco dopo prese fuoco e fu ridotta in cenere. 
Il re disperato rimase a letto un mese e quando ri riprese scacciò il principe che, abbandonato da tutti, non vide altra soluzione che quella di rimettersi in viaggio e di diventare un calender.





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