venerdì 19 ottobre 2012

Un posto speciale ai confini del "mondo"


Achmelvich
Ho scelto questa fotografia poichè vorrei che vi soffermaste un attimo su ciò che racchiude.
A prima occhiata può apparire una strada in salita e poi, cos'altro?
Quello sullo sfondo è l'ostello di Achmelvich, uno dei luoghi più suggestivi visti durante la mia vacanza in Scozia.
finalmente qualche cartello dell'ostello!
Mi è capitata tra le mani questa foto (si, io ancora le sviluppo) e sono stata avvolta dalle stesse sensazioni di quando ero lì fisicamente.
Faceva freddo.
Il cielo era grigio.
E per trovare questo ostello avremo fatto avanti e indietro sulla stessa grigia e toruosa strada almeno quattro volte. In una curva che neanche si vedeva c'era una sorta di "diramazione", una strada sterrata senza cartelli che non si vedeva dove finiva.
Per darvi un'idea di dove si trovi questa frazione, se così si può chiamare, ecco alcune informazioni: se prendete un aereo che atterra a Glasgow dovrete farvi
la cucina dell'ostello
294km e impiegare 6 ore e 17 minuti per arrivarci. Si! Avete letto bene.
Atterrando ad Edimburgo invece farete solo 249 km e vi serviranno 5 ore e 24 minuti.
Questo per dire che se vi venisse mai voglia di farvi un weekend in Scozia, difficilmente riuscireste a fare tappa in questo angolo del paese ed è un peccato perchè invece qui si ha l'occasione di provare una sensazione sempre più rara per noi cittadini: l'isolamento, il silenzio, il suono della natura.

Ho notato che spesso, parlando della mia esperienzascozia, mi sono lamentata del fatto che mi sono trovata (e sentita) isolata.
la nostra camerata
Nell'ostello della foto non c'era nessun collegamento ad internet, non c'era la tv e il cellulare prendeva malissimo.
Il centro abitato più vicino era ad almeno mezz'ora e il centro commerciale distava almeno il doppio. Niente cinema, pub, negozi. Eppure il vicino campeggio era pieno. Be pieno per i loro canoni :-)
Faceva un freddo barbino però la spiaggia era davvero un qualcosa di speciale. La sabbia bianca si fondeva al mare cristallino e le vicine pecore arroccate su qualche roccia creavano davvero una sensazione strana: sembrava come un sogno bizzarro.
il mare di Achmelvich














Però che bello non avere problemi di traffico. Nell'arrivare all'ostello eravamo l'unica auto su entrambe le corsie e...per decine di chilometri!
fate attenzione al "pallino" alla mia sinistra: è un uomo che sta
facendo il bagno!!!
Però che bello non avere problemi di parcheggio! Lo spiazzo davanti "casa" era abbastanza per tutti quanti.
Però che bello non dover camminare veloce.
Però che bello guardare davanti e vedere mille colorazioni d'azzurro e assaporare la sensazione che non solo un altro mondo è possibile ma anche...un'altra vita, senza troppe sofisticazioni.
Era pieno di famiglie con bambini che giocavano, giocavano veramente. Nessuno teneva in mano smartphone o videogiochi e tutti avevano una bicicletta su cui sapevano andare già da piccolissimi. Una palla, un aquilone e sembrava davvero che l'unica domanda fosse: "ma cosa vogliamo di più?".
Il caldo, sarebbe facile da dire.
Eppure quel vento che ti trapassava, anche se il tuo calendario interno sapeva che era Agosto, regalava brividi speciali (forse legati al fatto che già mentre ero lì sapevo che difficilmente avrei rivisto quel panorama e avrei rivissuto quella sensazione di stare al mondo senza fretta e senza bisogni artefatti creati da società e pubblicità).
Arrivarci non è facile ma nessuna cosa bella è mai troppo semplice.
Le coordinate ora le avete, freddo sapete già che lo troverete e la curiosità di vedere quanto siete in pace con voi stessi...non vi è venuta?
Un angolo di mondo lontano da quello che siamo abituati a vedere tutti i giorni.
Chi di voi ha nel cuore un posto speciale?


la Titti ammalia le pecore






3 commenti:

  1. che meraviglia questo posto speciale!! davvero un luogo del cuore!

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  2. La Scozia è molto bella.
    Lo sento dire da tutti.
    Io l'ho incrociata fugacemente, e spero di poterci tornare, una volta.
    Io però vivo in un luogo non molto differente, Michela: ho scelto Giano dell'Umbria proprio per assaporare quelle sensazioni che tu valuti come meritevoli di essere vissute: pace, tranquillità, silenzi, lontananza dal caos e dalla fretta.
    Ma è in Italia, in Umbria, sul Monte Martano, e non fa poi tanto freddo come ad Achmelvich.
    Per questo da 4 anni è diventato casa mia.
    Non è facile viverci, ma cos'è facile nella vita?
    Pace e bene...

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  3. Ciao Silvia ed Ernesto,
    questo posto di cui ho scritto mi è rimasto davvero nel cuore anche se...non tornerei piu' in Scozia :-)
    Ci sono stata tre settimane di fila e una milanese convinta come me fa fatica a stare "isolata" così a lungo. Sicuramente io sono partita con delle aspettative esagerate e purtroppo ho finito col rimanerne un pochino delusa. Ho conosciuto però un luogo diversissimo da quello in cui vivo e in cui ho creato dei ricordi speciali che so rimarranno con me tutta la vita. Anche questo è qualcosa di speciale però, vero!

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