lunedì 28 ottobre 2019

Quasi arrestata in Normandia

Eravamo agli sgoccioli della prima settimana in Normandia.
Avevamo già macinato centinaia di chilometri ed eravamo in giro da tutto il giorno: uscivamo presto alla mattina e non sapevamo mai a che ora saremmo tornate a casa la sera (quasi sempre dopo le otto).
Dopo pranzo arrivava spesso il momento critico: dove poter passare del tempo in tranquillità? Dove stendere un telo per fare un riposino?!
Un pomeriggio io e la Titti eravamo stanchissime, avevamo guidato in lungo ed in largo e ci aspettavano un sacco di cose da vedere ma... avevamo sonno. Faceva incredibilmente caldo e abbiamo deciso: al primo posto all'ombra ci fermiamo!
Così, un chilometro dopo l'altro, abbiamo cercato qualsiasi cosa avesse la forma di un boschetto ma... niente.
Allora siamo passate alle aiuole, pensando: dai che ci basta solo l'ombra di un albero. Ma niente: continuavamo ad attraversare infinite distese di campi di grano senza l'ombra di un albero.
Decidiamo di entrare in un paese che aveva del verde e tac, dietro una scuola: un'aiula. Parcheggiamo l'auto, "scendiamo" il cane e non facciamo neanche in tempo a distendere il plaid che... arriva un trattore a tosare l'erba. Il tre agosto, con il paese desolato un trattore a tagliare l'erba nella "nostra" aiuola. Roba da comiche!
Rimettiamo il cane in auto, riprendiamo la nostra ricerca sempre più insofferenti e
stanche ed imbocchiamo una strada sterrata che sembra portare al mare pensando almeno Cam si potrà rinfrescare le zampe. Lungo la strada incontriamo una mandria di mucche contro una recinzione. Quale occasione migliore per fargliele vedere a Cam? Scendiamo a fare due foto e lasciamo libero il cane, l'auto in disparte e iniziamo una passeggiata.
io e le mucche

Pochi minuti dopo ci raggiunge un'auto ma non una normale: un'auto della polizia.
Per rendervi l'idea immaginate di essere su una strada di campagna, circondate da campi senza nessuna costruzione all'orizzonte e... vi si accosta di fianco un'auto della polizia. Non contenti, scendono coi fucili spianati. Io nel mentre recupero Cam temendo volessero cazziarci per averlo lasciato libero (e abbaiante alle mucche) e indifferente lo metto in auto. Loro ci chiedono cosa facciamo lì e perché. Siamo un attimo interdette perché siamo in una strada di campagna, circondate da campi coltivati e con la macchina fotografica in mano. Oltretutto parlano solo francese e facciamo fatica a capirci però intuiamo che c'è un problema e ci chiedono i documenti, il libretto, a chi è intestata l'auto (era a noleggio) e improvvisamente mi monta il nervoso perché sono una turista in campagna a camminare col cane e quelli scendono in modalità guerra a chiedermi i documenti. Loro sono tesi e non amichevoli, non parlano una parola d'inglese e scopriamo che alla fine della via dove siamo c'è una... centrale nucleare! Proprio sulla spiaggia che stavamo puntando noi e che non era minimamente segnalata da cartelli... quindi niente, loro finiscono il controllo e ci guardano schifati rientrare in auto e fare marcia indietro cornute e mazziate: niente ombra e quasi arrestate!


la pericolosissima strada incriminata della Normandia

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