mercoledì 16 ottobre 2019

Russian Doll

Nadia va alla festa di compleanno per i suoi 36 anni e quando torna a casa viene investita da un'auto, morendo sul colpo. Poco dopo però si risveglia in perfetta forma nel bagno della casa della sua amica che le aveva organizzato la festa. Poi esce e muore, rompendosi il collo cadendo dalle scale!

E si ritrova in bagno. E così una volta dopo l'altra, si sveglia e muore in qualche modo strampalto tornando sempre al punto di prima solo che man mano le cose cambiano: la frutta inizia a marcire, gli amici della festa a scomparire e gli specchi non ci sono più!
Nadia è entrata in un terribile loop dal quale non sa più uscire fino a che
non incontra Alan, uno che muore ogni volta come lei...

La protagonista è Natasha Lyonne la Vicky di Orange Is The New Black. Stessa voce e portamento, mi aspettavo un'interpretazione diversa anche se il suo vestiario a metà tra Susan Sarandon ed Lp non è male ed alla fine è l'unica cosa per cui ho continuato a vedere Russian Doll.

La prima puntata va via per curiosità.
La seconda puntata la si guarda perché dopotutto una seconda possibilità la si dà a tutti.
La terza si guarda per capire se davvero è possibile che Russian doll vada davvero avanti così.
La quarta puntata finalmente introduce un personaggio nuovo che infonde speranza anche se la trama non cambia.
La settima puntata tra apparizione di bambine e sangue dalla bocca diventa leggermente horror/splatter.
L'ottava puntata è finalmente l'ultima e si ha una bella sovrapposizione di trame che fa rimanere col fiato sospeso fino all'happy end finale che lascia un po' di amaro in bocca.

Diciamo che l'idea poteva essere anche carina ma non è stata sviluppata al meglio, finendo per creare una serie tv ripetitiva che ha stancato molte persone dopo solo due puntate. Io che sono pazientemente arrivata all'ottava vi dico che se ci sarà mai una seconda stagione non le darei più di due possibilità perché in generale per me non ne è valsa la pena.

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