La biografia di Bukowski, a fumetti

Scritto e disegnato da Alessio Romano e Roger Angeles, ho preso in prestito dalla biblioteca questo graphic novel perché il "personaggio Bukowski" mi ha sempre attirata. Qualche anno fa avevo anche comprato il suo libro "Storie di ordinaria follia" ma ammetto di non essere riuscita a finirlo: volgare, sessualmente esplicito, provocatorio, a cui mancava quel quid per appassionarmi. 

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Ho deciso quindi di dare una possibilità a questo fumetto pubblicato nel 2020 per vedere se riusciva a farmi tornare la curiosità su Charles Bukowski. C'è riuscito? ebbene

si. Non tanto per i disegni, molto maschili ed abbozzati, quanto per alcune immagini finali che, almeno nel mio caso, hanno colpito nel segno. 

Sicuramente un merito del graphic novel "Bukowski" è stato quello di avermi fatto conoscere alcuni fatti della vita dello scrittore americano che ignoravo:

• la famiglia violenta
• la sua dipendenza dall'alcool
• il suo essere diventato famoso da adulto (ben dopo i trent'anni)

una bella immagine contenuta nell'autobiografia a fumetti su Bokowski

Un altro grande merito di questo fumetto è che non solo mi ha fatto venire voglia di leggere qualche (altro) libro di Bukowski ma anche di leggere un libro di Fante. In generale quindi mi ha fatto venire voglia di leggere ed approfondire e penso sia una cosa molto positiva.

Una delle frasi secondo me più belle di questo fumetto è nell'immagine qui sotto: "La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte".

Infine c'è la spiegazione della frase "Don't try" relativamente alla vita ed alla scrittura: 

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