martedì 23 marzo 2021

Illusioni mortali - l'ultimo film con "Charlotte" di Sex and the city

L'illusione era ben chiara fin dall'inizio, messa anche in bella mostra, nel titolo. E le illusioni si sa, spesso lasciano l'amaro in bocca. Come nel caso di questo film che per quaranta minuti mi ha fatto dire solo: allucinante, assurdo, noioso, imbarazzante… fortunatamente nel finale "Illusioni mortali" si riprende un pochino ma la valutazione generale per me rimane (molto) bassa. Qui sotto il trailer:



Ebbene si, il film Netflix "Illusioni mortali" è stato un cumulo di delusioni

Mi ha fatto strano ritrovare la famosa Charlotte di Sex and the city, ovvero Kristin Davis, con qualche anno e sopratutto qualche ritocco in più. Ma ha sempre avuto i due occhi di forma diversa?!

Anche con Dermot Mulroney il tempo è stato impietoso ed oltretutto spesso mi sembrava avesse delle paresi facciali...

L'altra protagonista, l'attrice Greer Grammer, non mi è piaciuta per niente ma visto che mi sono sorbita tutto il film ora passo a scrivere della trama di "Illusioni mortali":

Mary è una scrittrice sposata e con due figli. Dopo anni di blocco dello scrittore, a causa di un pessimo investimento del marito accetta di rimettersi a scrivere e assume una tata per dedicare più tempo al suo lavoro. La scelta cade su

Grace, una biondina timorosa che sembra pronta a tutto pur di accontentare la sua datrice di lavoro. Il rapporto tra le due è equivoco fin da subito (tipo quando Mary la porta a comprare un reggiseno ed entra con Grace nel camerino!). Ma le cose strane non finiscono qui: Mary quando scrive è intrattabile e la vita in casa sembra prendere una strana piega visto che Mary non riesce più a distinguere la realtà dalla finzione (di quello che scrive). Quando la sua migliore amica muore, nello stesso modo della protagonista del suo ultimo romanzo, Mary sembra ritornare alla realtà e si informa sul passato della sua tata che scopre essere una ragazzina abusata nell'infanzia e che ora vive con una zia dalla doppia personalità. Come Grace stessa! Grace infatti è preda di due personalità: una buona e devota a Mary, l'altra brutale e provocatrice che si tromba suo marito. Quando Grace aggredisce suo marito anche Mary sembra spacciata invece, dopo una lotta per casa, la polizia le salva. Mary, suo marito ed i figli sopravvivono, il suo libro diventa un best seller e Grace vive serena in un presumibile ospedale psichiatrico dove Mary spesso va a trovarla. Solo che un giorno dall'ospedale quella che esce non sembra per niente essere Mary. Che Grace sia stata preda di un nuovo attacco psicotico e abbia ucciso Mary? Non ci è dato sapere.

Per più di un'ora il film è stato inguardabile

  • dialoghi ridicoli
  • scene inverosimili
  • situazioni imbarazzanti.
Anche la scelta del cast a mio avviso è stata fatta superficialmente (la ragazza che interpreta la responsabile dell'agenzia di tate è poco credibile). Inoltre secondo me Greer Grammer è davvero troppo giovane per rendere credibile il rapporto con la Davis e/o Mulroney o forse è peggio che i registi e gli sceneggiatori abbiano tratteggiato Grace come una ragazzina provocante, tutta trecce e gonnelline facendola sembrare molto più piccola di quello che è (in realtà ha 29 anni!) e rendendo davvero disturbante questo menage a trois.

Per chi riesce ad andare oltre l'ora di visione: siete a buon punto, resistete che almeno nel finale la situazione si movimenta un po'!

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