Quando un conoscente mi ha visto con questo libro in mano e ha scoperto che era del 1997, ha storto il naso dicendo "mi sa che non sarà troppo aggiornato..".
Logicamente aggiornato non lo è; ma non era neanche quello che stavo cercando!
Mi aveva proprio incusiosita la scelta di quel titolo in quell'anno: se per Rawlins eravamo (già) schiavi nel 1997 oggi come ci definirebbe? Vedendoci camminare per strada, andare sui mezzi, mangiare, fare la cacca, perfino guidare le automobili senza staccare mai gli occhi dai telefonini? Leggete bene cosa aveva scritto: "ognuno di noi ne avrà almeno uno, che a sua volta sarà composto di molti computer più piccoli. Ci accompagneranno per tutta la vita: ne avremo uno fin
Il libro che aspettavo da anni perché da anni vorrei partecipare ad uno dei seminari "Giochiamo" che Dalla Valle tiene in tutta Italia e che vanno sempre sold out causa pochi posti disponibili.
Certo è che un libro, seppur ben fatto e dettagliato, non può avvicinarsi all'esperienza fisica e reale di quei seminari in cui si osserva dal vivo l'esperienza del gioco guidata da un occhio esperto.
Qui col libro sarete da soli, voi e centinaia di pagine, idee e proposte; e ci vuole tanto impegno e volontà per arrivare fino alla fine, non perché sia noioso ma perché richiede attenzione, costanza e applicazione.
E' per questo che penso che Giochiamo? sia un buon libro per chi ha già qualche conoscenza e competenza cinofila mentre potrebbe risultare difficile a chi pensa di trovare una lista di indicazioni da seguire paro-paro per far giocare il proprio cane.
Giochiamo - Il primo manuale sul gioco dal punto di vista del cane non è proprio così intuitivo e facile. A partire dalle dimensioni: oltre 300 pagine. E la prima parte poi, intitolata Che cos'è un gioco, è quasi
Chi mi conosce lo sa: ormai quelli di Malcolm Gladwell sono tra i miei libri preferiti perché ci trovo sempre dentro qualcosa che mi stupisce. In questo blog potrete trovare le recensioni dei suoi:
Anche Avventure nella mente degli altri è stata una bella sorpresa nonostante sia un libro di più di quindici anni fa (è stato pubblicato nel 2009 con il titolo originale What The Dog Saw - che rimanda ad un capitolo dedicato all'addestratore di cani Cesar Millan).
La particolarità di questo libro - che può avere pro e contro - è che è un insieme di articoli che Gladwell scrisse per il The New Yorker e che poi ha deciso di unire in un unico testo, appunto Avventure nella mente degli altri.
Non essendo un romanzo e non avendo un unico tema principale è difficile riassumerlo in modo esaustivo però vi dico cosa potrete trovarci dentro:
quali sono le caratteristiche di un buon venditore e perché rimaniamo affascinati dalle dimostrazioni dal vivo di oggetti di uso comune al mercato (tipo i tagliaverdure)
perché esistono decine di tipi di senape e una sola versione di ketchup?
chi ha inventato il claim "perché io valgo" e chi era Herta Herzog
l'inquietante legame tra ciclo mestruale e tumori - ovvero cicli ininterroti di mestruazioni come nell'epoca moderna in cui non si figlia più rispetto invece a sessant'anni fa o alcune tribù africane contemporanee (cercate gli studi di Beverly Strassmann)
perché le mammografie non sono veri e propri salvavita (ma sono meglio di niente)?
blocco e panico: cosa succede nella testa di un atleta che va in blocco? Novotna vs Graff
davvero esiste il talento o la maestria emerge sempre solo dopo un lungo periodo di tempo? qui per approfondire leggete anche Bounce, vi prego.
un campione scolastico diventerà sicuramente un atleta professionista?
perché pagare di più gli insegnanti
gli esperti di profili di serial killer... sono davvero esperti?
quanto contano le apparenze e un buon sorriso?
pit bull: veri assassini o è più comodo generalizzare che educare ed aiutare i proprietari di cani?
super consigliato per provare a capire cosa passa nella mente degli altri e realizzare che forse non arriveremo a saperlo mai ma... rimane comunque un'avventura affascinante!
Un gruppo di ex amici del college si ritrova per il party di fidanzamento di uno di loro: che sia la volta buona per tornare a fare serata insieme come ai vecchi tempi? Why not? ci sono anche i fuochi d'artificio! e dove andare a vederli se non... fermi in una curva, di notte, in collina?!
Quando pensi che il buffone del gruppo stia per essere investito vedi invece che per evitarlo un'auto va fuori strada. Chiamare i soccorsi? Giammai, scappare via: yes. E della persona nell'auto? Meglio far finta di niente e tornare alla propria vita (tema molto contemporaneo). Dopo un anno però qualcosa non va: il nuovo fidanzato della promessa sposa viene brutalmente ucciso. E poi anche il vecchio. E poi... va be mica posso svelarveli tutti! Sta di fatto che il killer è vestito da pescatore e squarcia le persone con un uncino da pesca!
Una delle due protagoniste, decide di rivolgersi ad una dei sopravvissuti del '97, una donna che ora insegna all'università. La dritta della sopravvissuta però non è super facile: trova il killer prima che il killer trovi te!
Si sussulta qualche volta, il colpo di scena riesce proprio al pelo e il film in generale si fa vedere. Rimane comunque nella media dei film estivi che si vedono solo per godere dell'aria condizionata.
Freddie prinze Junior invecchiato malissimo! La Gellar sembra uguale a trent'anni fa (fino a che le inquadrature rimangono lontane). Inaspettatamente la Jennifer Lowe Hewitt è quella invecchiata meglio. Per quanto il cast giovanile: maron che cess!
Il regista è Steven Soderbergh e forse ha dimestichezza con altri generi (Magic Mike! vari capitoli di Ocean's e quella cacata di Black bag visto recentemente nelle sale).
Una famiglia si trasferisce in una casa in cui un operaio si rifiuta di fare dei lavori perché sente delle energie negative. La figlia più piccola è quasi sempre chiusa in camera a seguito di una depressione scatenata dalla morte di due sue amiche. I genitori non si cagano e il fratello maggiore è il solito lecchino che va bene a scuola e vince trofei sportivi. Tutto cambia quando il fratellone porta a casa un amichetto biondo e la sorellina dimentica per un attimo i drammi e si lascia andare agli ormoni. Rimane il fatto che in camera sua succedono cose strane: oggetti che si spostano, mensole che cadono... nessuno le crede fino a quando il fratellone non fa lo stronzo e lo spirito
Romanzo contemporaneo scritto da un uomo in epoca pre-friendly
Houellebecq infarcisce Piattaforma di stereotipi razziali e di frasi scurrili, di elogi del turismo sessuale e di dettagliate descrizioni di amplessi, durante la lettura mi sono chiesta più volte cosa ne penserebbe oggi un lettor* della Gen Z: scandalooo!
Eppure il suo stile non è spiacevole anche se fortemente maschile e leggermente deprimente.
La trama segue la vita di Michel, un quarantenne apatico e dedito al sesso a pagamento, che scopre che il padre (con cui aveva pessimi rapporti) è stato ucciso dal fratello della sua giovane amante. Il tragico fatto non sconvolge più di tanto l'impiegato che anzi vede il lato positivo nella lauta eredità in arrivo. E parte per un viaggio organizzato in Thailandia dove rifugge la socializzazione ed elogia le doti amatoriali delle donne a pagamento locali, per poi fidanzarsi con una compagna di viaggio una volta tornato a Parigi. Michel e Valerie si trovano anche se non si capisce perché, in verità neanche lui sa perché piace alla ragazza a cui da giovane piacevano le donne e che da adulta pare non possa vivere che per il sesso e il suo lavoro nel mondo del turismo. link recensioni libri
Black bag ribalta le aspettative e mette in scena una trama sofisticata nelle intenzioni ma per me non riuscita nella realizzazione. A partire da Fassbender che mi ha ricordato Silvano di Camera Cafè, diciamo un gino qualunque. E una Cate Blanchett effetto plasticoso che mi ha spiazzata.
Kathryn e George sono due agenti segreti, sposati tra loro. Come far funzionare un rapporto tra due persone che mentono per mestiere?
I coniugi invitano a cena due coppie di colleghi per scoprire il traditore che sta trattando col nemico e il gioco proposto da George, insieme alla droga miscelata nel cibo, fa degenerare la situazione.
Il dilemma però non si risolve e quando Kathryn parte per una missione misteriosa a George sorge più di un dubbio. Che vorrà chiarire con
La cosa più bella del film è... Scarlett Johansson che, raggiunti i 40 anni, è davvero notevole.
La trama non ha nulla di originale anche se l'inizio di Jurassic world la rinascita sembrava promettente: un incidente all'interno di un laboratorio dove si facevano esperimenti su DNA di dinosauro. Poi c'è un salto a trent'anni dopo e scopriamo che i poveri dinosauri "resuscitati" stanno morendo a causa del cambiamento climatico e gli unici superstiti si trovano in una zona equatoriale off limits. Zona dove logicamente andranno i protagonisti del film per cercare di prelevare del DNA con cui poi sintetizzare nuovi farmaci salva-vita. Lungo la traversata però soccorrono una famiglia in difficoltà: sembra una rivisitazione de Lo squalo, una bella e nostalgica tensione con i mostri marini che cercano in tutti i modi di far affondare la spedizione.
Una volta sull'isola parte la caccia al dinosauro e
La prima cosa che ho pensato, dopo aver finito di leggere il libro AVERE O ESSERE di Fromm è stata: se fosse in vita oggi EF si metterebbe le mani nei capelli. Anzi me lo immagino nella posa dell'uomo nell'urlo di Munch.
Dopotutto questo testo è del 1976, un'epoca lontana non solo temporalmente ma secondo me anche socialmente.
Suddiviso in tre parti:
Come comprendere la differenza tra avere ed essere - Fromm porta ad esempio tre poesie di autori diversi che hanno per oggetto la stessa cosa, cogliere un fiore, per farci comprendere in modo sorprendente in che cosa cosista la differenza tra avere ed essere. Stupefacente davvero, vale la pena cercare questo libro solo per leggere alcune delle pagine di questa prima parte.
Analisi delle differenze fondamentali tra le due modalità esistenziali - "una società i cui principi sono l'acquisizione, il profitto e la proprietà, determina il sorgere di un carattere sociale imperniato sull'avere e, una volta fissato il modulo dominante, nessuno desidera essere escluso o addirittura un emarginato; per evitare tale rischio, ciascuno si adatta alla maggioranza, la quale però ha in comune soltanto il mutuo antagonismo". Non vi ricorda nulla del c19?!
Mi hanno detto: "ti è piaciuto Scappa - Get out? Devi vedere Blink Twice e poi dirmi cosa ne pensi!".
Effettivamente ho un ricordo positivo di Scappa - Get outanche se sono passati 8 anni da quando l'ho visto.
Recupero quindi il film suggerito, uscito nelle sale l'anno scorso e con protagonista quel manzo di Channing Tatum (Magic Mike) che ti fa pensare: come sarà stato vivere quando si è belli così?
La protagonista femminile invece è Naomi Ackie, rappresentante di un moderno concetto di bellezza col suo spazio tra i denti che monopolizza gli sguardi.
Ma nel cast ci sono anche il bambino de Il sesto senso ormai cresciuto (! Haley Joel Osment), una Geena Davis con uno strano modo di pronunciare le parole (chirurgia?!) e un Christian Slater in forma.
Slater King è un magnate di una big Tech ritornato ripulito dopo un periodo di terapia in seguito a denunce di abuso di potere. Durante una festa accade la magia: l'umile cameriera Frida entra in contatto con lui e... scatta la scintilla! In preda agli ormoni i due non solo passano la serata insieme ma vanno anche sull'isola privata di lui, insieme ad un gruppo variegato di vips.
Per Frida e la sua amica Jess sembra un sogno: abiti e cibo gratis, fiumi di alcool e una festa continua. Ma tutta quella felicità una un qualcosa di strano e le due ragazze iniziano a farsi delle domande: che giorno è? quando si tornerà a casa? perché hanno uno strano presentimento?
Si sa che d'estata al cinema ci si va solo per l'aria condizionata e che i film migliori escono nelle altre stagioni ma... ultimamente sembra sempre estate al cinema, con una rassegna di titoli imbarazzanti che neanche il fascino del grande schermo riesce a mitigare.
Quindi balla, balla, ballerina: Eve è una bimba quando il padre viene ucciso davanti ai suoi occhi dopo un pestaggio in stile ninja, con bruti che escono in mimetica dal mare e che li stanano con delle super tecnologiche baionette. Sola al mondo, Eve viene salvata da un uomo che la consegna alla Ruska Roma: una scuola di ballo particolare, diciamo perfezionatrice a 360°. E' li che Eve cresce e diventa una ballerinasicaria kikimora.
Ballerina è quindi un mix tra Leon, Nikita e qualsiasi altro film sui bambini che diventano agenti speciali con licenza di uccidere. Come ogni altro film del genere la protagonista, nonostante sia una "ragnetta" di neanche un metro e settanta, fa decine ma cosa dico decine, centinaia di morti e feriti. Una novella Rambo che si estrae da sola schegge dalla pelle e si cauterizza le ferite con lame roventi. Bellina anche, con quei grandi occhioni dolci. Alla fine incontra Baba Yaga John Wick (dopotutto è uno spin off). E lui è l'unico che potrebbe farla fuori per ben tre volte di fila ma la grazia sempre.
Non so che dirvi: nulla di nuovo all'orizzonte e un probabile sequel il prossimo anno. C'è anche il camero di Daryl di The walking Dead (sempre con sto stile da zozzone) Norman Reedus e David Castaneda di The Umbrella Academy. Ah c'è anche Angelica Houston (e vedere un'attrice di 75 anni in un film così non è molto comune).
Salvo la colonna sonora, anche la durata è esagerata. See you soon!
Lesbo-dramma perché, negli anni 2000, le lelle della mia età sono cresciute così, con il "mito" che nessuna relazione lesbica potesse essere felice ma che dietro ogni relazione tra due donne arrivasse prima o poi il dramma. E il testo della MRH non fa eccezione - ma almeno ha la scusante che è stato pubblicato quasi cento anni fa (1928) e sicuramente la situazione delle lelle di allora non era certo rosea come quella attuale.
Ma ora andiamo subito alla storia che fa venire in mente la sigla di madamigella Oscar ("il buon padre voleva un maschietto ma ahimè sei nata tu"): una coppia di genitori super innamorati si fissa che il loro nascituro sarà un maschietto e quando invece si trovano tra le braccia una bimba... la chiamano comunque con un nome maschile: Stephen. I due sono benestanti ma solo il padre è colto, la madre è una sorta di bella paesanotta irlandese. Man mano che Stephen cresce è evidente che
Tante volte mi sono ritrovata nelle riflessioni di Dimmi di te, in questa quarantenne che si sente ancora una ragazzina mentre è ormai una donna con figlia al seguito. Ma diventare madre significa allo stesso tempo diventare grandi? Ma soprattutto: cosa significa diventare adulti? Fare pace con se stessi e dimenticare i sogni giovanili o fare in modo di realizzarli fino all'ultimo?
Dimmi di te è il racconto di Chiara che dopo il blocco della scrittrice post partum decide di
Come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto
E questo libro l'ha scritto un giornalista / scrittore che ha pubblicato altri titoli come "Non sprecare", "Basta poco", "Vivi lieve", mica un gomblottista!
Pubblicato nel 2025, Il mito infranto secondo me ha un'unica pecca: snocciola una miriade di dati ma non cita tutte le fonti ed alla fine non c'è nessuna bibliografia, solo qualche nota a piè di pagina.
L'idea di base è che la tanto pubblicizzata rivoluzione verde non sia così vicina e fattibile come i mass media vogliono farci credere e che l'Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile sia non solo molto lontana dall'essere realizzata ma quasi un "evento" di pura facciata.
Galdo tocca molti punti salienti che impattano sulla nostra vita di tutti i giorni: dall'auto elettrica verosimilmente solo
Ce lo chiedono ogni giorno decine
di volte eppure sappiamo bene che è solo una forma di cortesia: a nessuno
importa sapere davvero sentire la risposta, sapere effettivamente come stiamo. Soprattutto quando stiamo male. Troppo cinica?
Eppure capita, no? Al posto di dire “tutto
bene” buttiamo lì un “eh… non tanto”, magari guardando per terra.
Non è che non ne siamo sicuri. E’ che sarebbe troppo brutto vedere la faccia di
chi ci sta davanti, la faccia di chi pensa: “no cioè ma mi hai detto davvero che stai male? E ora cosa vuoi che dica/faccia?”.
In ogni caso, sia che diciate
bene, sia che diciate così-così, le conversazioni dureranno poco. A meno che
non incontriate qualcuno che
Fermi tutti! Può un libro del 1936 servire a qualcosa quasi cento anni dopo?
Vediamo:
come esercizi di lettura si (è scorrevole ed interessante)
come auto-miglioramento personale si (i buoni consigli non invecchiano mai)
quindi lasciate da parte l'età e approcciate Come godersi la vita e lavorare meglio per quello che è: un metodo. E come tutti i metodi... funziona solamente se vi applicate e lo personalizzate facendolo vostro.
1 - Trova te stesso e sii te stesso: nessun altro al mondo è come te. Inaspettatamente new age e incredibilmente attuale. Nell'era della manifestazione estrema della propria personalità e delle proprie idee, rimbomba attuale il primo consiglio di Carnegie: mai imitare gli altri, essere sempre se stessi.
2 - Accorgimenti per lavorare senza ansia e senza fatica
mettete in ordine la vostra scrivania
sbrigate le pratiche in ordine di importanza
non procrastinate
organizzate, decentrate, controllate
banali ma effettivamente utili - vi siete già stancati? cliccate qui!
3 - Che cosa stanca e come fare per evitarlo
4 - La noia porta stanchezza, ansia e astio
lasciatevi andare, nei ritagli di tempo
lavorate in una posizione comoda
mindfulness, qualche minuto ogni giorno
riflessione di fine giornata
5 - Rinuncereste a quello che avete per un milione di dollari?
Ero triste perché non avevo scarpe, finchè non incontrai un uomo che non aveva piedi. Semplice: rifletti e...
La promessa del titolo è quella che fa un poliziotto alla famiglia di una bimba ritrovata brutalmente uccisa in un bosco ("troverò il suo assassino"). La terza bimba in cinque anni, le stesse caratteristiche delle altre due. Il poliziotto mette a punto uno stratagemma: prendere possesso di un distributore di benzina per individuare il "gigante" con l'auto americana e i porcospini. Il tempo passa, passa più velocemente degli automobilisti sui monti svizzeri. L'ormai ex poliziotto diventa uno zimbello, uno spettro. Eppure, anni dopo, un suo collega accorre al letto di morte di un'anziana donna e scopre che quella di Matthä non era stata l'ossessione di un pazzo...
Volete sapere come va a finire?
Ancora un attimino!
A metà del libro di Dürrenmatt sono andata a vedere di che anno fosse perché mi sembrava tutto troppo vecchio per essere un libro contemporaneo (stessa sensazione che ebbi quando lessi Carol della Highsmith); lento il ritmo, lente le descrizioni ma soprattutto lento il mondo descritto dallo scrittore svizzero. Ebbene avevo sentito giusto: La promessa è stato pubblicato nel 1958!
L'inizio si legge velocemente, è scorrevole e aggancia subito il lettore. Poi si arena nei boschi fangosi, nei silenzi montanari, nel
Un uomo ebreo sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale che ne scrive senza parlare di campi di concentramento, SS e... morte.
Il libro di Appelfeld è diverso da quello a cui ci ha abituato la cinematografia americana: in Storia di una vita non vengono descritte situazioni eroiche o epiche, non c'è vittimismo e neanche una dettagliata ricostruzione delle brutture subite. Ed è lo stesso Aharon ad ammettere di avere uno stile strano, rifiutato da più editori e deriso da molte persone.
Dopotutto chiarisce subito che il suo libro "non pone domande né offre risposte" e che "un'esperienza profonda si falsifica facilmente".
Storia di una vita è un testo scorrevole che non soddisfa la
Tutto sta a trovare la strada giusta alla partenza. Quando il navigatore ti porterà a questo bivio nella foto sotto...
andate dritti! non girate verso la cascina!
Seguendo la strada sterrata davanti a voi, dopo circa duecento metri arriverete ad un piccolo parcheggio (una decina di posti) con i pannelli descrittivi ed informativi relativi al sentiero
Ottimo sentiero da fare con i cani perché:
tanta ombra
completamente pianeggiante
terreno sterrato (no sassi, no buche)
costeggiato da un rigagnolo d'acqua
verso metà sentiero il panorama si apre (non più bosco ma pratone dove fare una sosta) - c'è anche un tavolo da picnic