martedì 4 settembre 2012

Monsieur Lazhar

Consigliato a tutti quelli che al cinema non vanno a vedere solo i film famosi ma danno una possibilità anche a titoli meno "sponsorizzati".

Trama:
Una classe di una scuola elementare si trova ad iniziare l'anno senza la propria maestra poichè questa...si è impiccata proprio tra le quattro mura in cui insegnava.
All'annuncio di lavoro per il posto di insegnante risponde Bashir, uomo di mezza età proveniente da Algeri.
L'impatto con Montreal e la classe di bambini sconvolti dal tragico evento non spaventa Bashir che si dedica all'insegnamento con uno stile d'altri tempi. Sulle prime i suoi modi fanno sorridere e suscitano interrogativi nella preside e nei colleghi ma i risultati incoraggianti dei bambini sono a favore dello strano insegnante che fa i dettati con i testi (addirittura) di Balzac! Solo alla fine del film viene alla luce un'abbozzata spiegazione della motivazione della scomparsa della precedente insegnante e spiegato il motivo dell'immigrazione di monsieur Lazhar. Una storia tragica con un finale in sospeso.

Mie considerazioni:
Un film che cerca di entrare nel vivo delle dinamiche di una classe sconvolta da un tragico evento come la morte per suicidio della maestra. Tutti noi sappiamo bene come questa figura sia importante durante il percorso scolastico, sopratutto
in quello elementare in cui è l'unica totale persona di riferimento. Il successore è un uomo, straniero, dai modi antichi. Un uomo e non un insegnante anche se non è detto che un uomo che ha sempre fatto un altro mestiere non sia capace a sua volta di insegnare qualcosa.
Segnato dalla vita in modo atroce, Bashir cerca di ricominciare in un Paese straniero in modo totalmente nuovo...
Il (presunto) motivo del suicidio della maestra viene svelato solo verso la fine del film. Si conclude a mio avviso in modo incompiuto, non entrando mai in modo approfondito nelle dinamiche di classe e dando poco spazio alle conseguenze del comportamento del nuovo insegnante che invece sarebbe stato interessante "indagare".
Mette in evidenza un aspetto tristemente vero del "sistema scuola" di oggi in cui un insegnante non può più relazionarsi in modo totale con gli alunni (quindi anche tramite un abbraccio o una tirata d'orecchie) e non può più snocciolare consigli ai genitori sul comportamento o educazione dei loro pargoli poichè deve limitarsi solo al suo campo. E poi...il mondo va male grazie a questi genitori iperprotettivi che non accettanto di vedere i difetti dei figli. Quegli stessi figli che crescendo nel falso mito di essere perfetti si scontreranno prima o poi col mondo, con la realtà che non è fatta di sorrisi, comprensione e strade lastricate d'oro ma difficoltà, problemi e opportunità che solo chi sarà in grado di valutare con giudizio potrà provare ad affrontare.

Voto 5

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