martedì 15 gennaio 2013

The master



Durata 2 ore e 17 minuti

Consigliato a chi al cinema è più attento alla performance degli attori che alla storia in sè

Trama:
Freddie è un uomo dedito all'alcool che cambia lavoro più volte dei vestiti che indossa. Un giorno incontra Lancaster Dodd e la sua vita cambierà per sempre. Come? Entrerà a far parte di una sorta di comunità itinerante che gira gli ambienti bene per far conoscere e diffondere il suo culto legato alla temporalità e alle esperienze di vita passate e ne diventerà difensore in tutti i modi, anche i meno ortodossi. Eppure un giorno anche lui, con evidenti problemi psichici legati a turbe risalenti alla guerra e disturbi legati alla sua dipendenza, si accorge di non essere più padrone della sua esistenza ma fantoccio in mano di un Maestro di cui non capisce nemmeno bene la dottrina. Sceglie così di scappare ma si accorgerà di non riuscire a staccarsi completamente da un legame che si fondava principcipalmente dal sfruttare le sue paure e debolezze.
 
Mie considerazioni:
Leggo spesso le recensioni dei film. Le leggo sui quotidiani e sulle riviste dedicate. Ovunque esprimevano un consenso entusiasta su questa pellicola i cui pragonisti saranno forse tra i candidati agli Oscar. Ebbene? Avrei voluto chiedere il rimborso del biglietto. Davvero. 8 euro per un film del genere è uno scandalo ma non l'avrei guardato neanche
a casa, gratis, se avessi saputo com'era.
Vi dico solo che è uno dei pochi film per cui sarei uscita dalla sala senza aspettare di veder la fine ma poi per principio ho aspettato, delusa ed incredula, i titoli di coda. L'unica cosa che salvo è l'interpretazione di Joaquin Phoenix e di Philip Seymour Hoffman, il primo davvero impressionante.
Lento e mai interessante. Ricordo solo una scena bella quando il battello del "maestro" se ne va e si staglia all'orizzonte, lentamente, durante un tramonto suggestivo.
Ultimo appunto legato al presunto legame con Scientology che nel film non viene mai nominata e quindi è solo una presunta associazione richiama-pubblico che uscirà dalla sala sapendone come prima su questa organizzazione generalmente percepita poco limpida.

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