mercoledì 3 settembre 2014

Una cucina da sogno

Questa notte sono stata a casa del signor russo. Con la erre minuscola perchè russo non era il cognome ma la sua nazionalità.
Un tipo alto, col capello alla Harry Styles e il foulard infilato nella camicia. Magro e con vari anelli alle mani.
Quando sono salita al piano di sopra, seguendo la folla che entrava, non ho capito mica dove fosse la porta. Ci siamo trovati davanti ad una stanza con le pareti di imbottitura bianca, tipo quella dei divani e spingendo una parte si apriva una porta: come nei film!
Poi luce e ferro e tantissima gente. In ogni angolo c'erano fissate per terra le lampade che usano i fotografi sui set con le loro aste nere che si allungavano come braccia verso il soffitto. Il russo dava indicazioni sulle varie parti della casa e ad un certo punto c'è stato un "tappo", un blocco nel nostro tour: eravamo arrivati in una stanza enorme piena di...fornelli! Solo una donna però, con una bandana in testa, trafficava sui fuochi. Tutti noi le stavamo dietro a guardarla gestire decine di pentole e padelle cercando di riconoscere ogni profumo nell'aria. Ma non si sentiva niente! E più mi sforzavo meno sentivo e allora ho provato a chiudere gli occhi e mi sono accorta che...era un sogno. Stavo sognando. E stavo sognando una cucina stupenda!

Sarà che ieri su un giornale ho letto di un russo proprietario di una squadra di calcio che ha una casa nel Principato di Monaco di 2000mq e deve avermi proprio colpita come cosa, tanto da sognarmela.

Sinceramente non sono una grande cuoca ma...adoro le cucine grandi e spaziose. Infatti questa mattina quando mi sono svegliata come prima immagine mi si è parata davanti questa:
cucina di un ostello sull'isola di Skye
Ovvero una delle cucine che mi è piaciuta di più durante il mio tour della Scozia!
Fornelli al centro della stanza, pentole nel vano di sotto, posate a portata di mano e lavandini dietro e di fianco. Ampi spazi, ampia creatività!
In una cucina grande hai libertà di movimento che si traduce in fantasia e complicità. La cucina secondo me deve essere uno spazio da condividere infatti ho un ottimo ricordo delle cene preparate negli ostelli scozzesi. Avevo sempre di fianco qualcuno che faceva bollire qualcosa sul fuoco o che tagliuzzava verdure buttando un occhio alla mia preparazione della pasta. Allora si parlava di ingredienti, di ricordi, di gusti e di culture. Cucinare diventava un atto di/per la comunità e mai come allora mi sono divertita a cucinare qualcosa. E ciò in parte era dovuto proprio alla disposizione della cucina!
Cucine che sono diventate soggetto di ripresa fotografica in ogni ostello dove sono stata perchè in ogni posto c'era una caratteristica che lo differenziava e che mi ha trasmesso qualcosa.
Ed oggi ve li faccio vedere tutti. Poi ditemi quale vi è piaciuta di più!
la cucina del Portree Indipendent Hostel
cucina del Bumkum Hostel di Glasgow

Io nella cucina del SYHA Hostel di Rowardennan
la cucina all'interno della stazione ferroviaria di Tulloch

la cucina del B&B di Plockton
la cucina dell'ostello SHYA di Achmelvich
la cucina dell'ostello Syha Hostel di Tongue
la cucina del Sandra's Hostel di Thurso
la cucina del Syha Hostel di Broadmeadows
l'inquietante cucina del Clova B&B
cucina dell'ostello Syha di New Lanark
la cucina nel vagone del treno a Rogart - sleeperzzz
la cucina del Syha Hostel di Tomintoul
Buona giornata!


Tag:
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