venerdì 30 dicembre 2016

La casa nella "prateria" di Pag

Questa estate sono stata sull'isola croata di Pag, un'isola lunga e stretta famosa per due cose: il mare e le pecore.
Molte delle sue baie non sono raggiungibili con l'automobile ma serve la barca. Alcune di quelle raggiungibili con l'auto vi lasceranno senza fiato per il contrasto visivo a cui andrete incontro. Come nella foto qui sotto:


Dalla strada principale, che taglia l'isola in due da nord a sud, si dipana una piccola stradina sterrata non segnalata che ci ha portate davanti a
questo particolare paesaggio: bassi arbusti colore dell'oro con qualche spruzzo di verde ed enormi nuvole di polvere dietro di noi. In lontananza quelle due piccole case solitarie con alle spalle il mare.
Mano a mano che ci avvicinavamo ci sembrava di entrare come in un sogno o in un fotogramma dell'amata serie la casa nella prateria. Una volta raggiunte le due casette è stato incredibile immaginare che qualcuno davvero potesse abitare in quel posto che sembrava così lontano dal nostro mondo. E la strada continuava dopo le case, facendosi sempre meno definita e sempre più sterrata. Ad un certo punto è stato impossibile continuare a guidare e abbiamo lasciato l'auto in uno spiazzo terroso che dava direttamente sul mare. A "strapiombo". Non era alto ed era possibile raggiungere la spiaggia (si avete letto bene, spiaggia di sabbia densa!) correndo lungo una discesa che si sbriciolava sotto i piedi. Qui l'acqua era a livelli riminesi: bassissima per un lungo tratto e per nuotare bisognava fare più di cinquanta metri ma non si poteva andare molto oltre perché c'erano molte barchette che andavano da una parte all'altra. Sicuramente un posto ideale per famiglie con bambini, poco frequentato e con molto spazio per stendersi senza infastidirsi reciprocamente (c'erano anche dei cani liberi). Ma la cosa più bella non è stato l'arrivo al mare quanto il viaggio per arrivarci che regala stupore per chi è ancora capace di meravigliarsi della bellezza e particolarità della natura.

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