mercoledì 20 settembre 2017

Okja

Non è una parolaccia ma il titolo di un film adesso nelle sale dedicato ad un tema molto particolare come quello dellallevamento intensivo di bestiame.

In un mondo sovrappopolato la soluzione di un'instabile imprenditrice è quella di affidare dei super maiali a 27 allevatori sparsi nel mondo e di farli crescere in modo etico e il più naturale possibile. Dopo 10 anni però è tempo che quei super maiali rientrino alla base per dare vita al vero progetto della Mirando: immettere sul mercato
carne di maiali geneticamente modificati facendo credere però che siano invece animali allevati in modo etico e responsabile.
Il maiale più bello è quello di Mija, una ragazzina della Corea del Sud che del programma della Mirando non sapeva niente. Per lei Okja non è solo un maiale, è un'amica e una compagna di giochi e quando gliela portano via fa di tutto per riprendersela. Va fino a New York dove viene aiutata da un gruppo di animalisti ma Okja viene comunque rinchiusa in un laboratorio e sottoposta ad esami dolorosissimi prima di essere portata, come migliaia di altri super maiali simili, al macello. Mija arriva giusto poco prima che sparino in testa all'amica e la "riscatta" con il maiale d'oro che le aveva dato il nonno. La presidentessa della Mirando accetta lo scambio e le libera ma la macellazione riprende. Gli altri animali, in attesa della fine, sembrano percepire l'imminente morte e al passaggio di Mija ed Okja riescono a far "evadere" un cucciolo che le due portano con loro in Corea.

Mi ha colpito una frase del film: dopo che sono stati mostrati in diretta i maltrattamenti subiti dagli animali allevati dalla Mirando una persona dice alla presidentessa: "dopo questo video nessuno comprerà più i nostri prodotti". E lei risponde: "basta metterli a prezzi convenienti e vedrai che la gente si dimenticherà tutto".

Questo mi ha fatto pensare a tutti i video che vediamo quotidianamente sulle scarse condizioni igieniche dove vengono allevati gli animali o le sofferenze loro inflitte in termini di costante luce artificiale, alimentazione forzata, movimenti limitati eppure... tutti noi continuiamo a mangiare prodotti di aziende che del benessere animale non se ne curano affatto. se si può parlare di benessere di animali destinati al consumo umano...

Certo non può essere un film o questo film a modificare le nostre abitudini alimentari però bisognerebbe davvero riflettere sul fatto che ci alimentiamo di altri esseri viventi che hanno avuto solo la sfortuna di essere nati in un corpo destinato alla macellazione.

Il film è troppo lungo, si riprende nel finale ed ha un happy end particolare ovvero: Mija ed Okja continuano a vivere felici sulle  montagne coreane insieme al piccolo salvato però nel mondo milioni di altri maiali vengono macellati quotidianamente per sfamare il crescente bisogno di una popolazione sempre più numerosa.

Nel cast figurano Tilda Swinton (che si sdoppia) e un geniale  Jake Gyllenhaal.

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