Il lavoro nobilita l'uomo nel libro "Capitani coraggiosi" di Rudyard Kipling

immagine dal sito abebooks.it

In una delle mie sortite a cercare libri col bookcrossing (che cos'è il bookcrossing?!) mi sono imbattuta in una miniera d'oro! in un colpo solo ho trovato: 

• Il giro del mondo in 80 giorni (codice bookcrossing BCID 451-16365882)
• Il piccolo Principe
• Le avventure di Pinocchio (BCID 604-16365881)
• I ragazzi della via Paal
• I viaggi di Gulliver / 1
• Il diario di Anna Frank (in due volumi)

e logicamente il libro al centro del post di oggi: "Capitani coraggiosi" di Joseph Rudyard Kipling.

Prima di trovarmelo tra le mani non avevo mai saputo che esistesse un libro con questo titolo e pensavo anzi che "Capitani coraggiosi" fosse un modo di dire per prendere in giro le persone fifone!

Invece "Capitani coraggiosi" è il titolo del libro pubblicato da Kipling nel 1897 col titolo originale: Captains courageous, a story of the Grand Banks.

Al centro della storia c'è il quindicenne Harvey Cheyne, ragazzino ricchissimo (e spocchioso) che cade da una nave e viene salvato dalla goletta di pescatori We are here capitanata dal burbero Disko Troop. Senza possibilità di tornare a New York per non compromettere la stagione della pesca, Harvey si ritrova a fare la dura vita del mozzo, stringendo amicizia col coetaneo Dan (figlio di Disko) e scoprendo nell'equipaggio un gruppo di uomini onesti ed interessanti che gli insegnano un lavoro oltre che a rendersi utile e a rimanere umile. Dopo lunghi mesi in  mezzo al mare a cercare pesci, pulire pesci, stivare pesci e... sopravvivere alle tempeste in pieno oceano, la terraferma è una vista commovente. I genitori di Harvey, che ormai lo avevano dato per spacciato, attraversano il continente stabilendo un record di velocità con il loro vagone privato per raggiungere ed abbracciare il figliol prodigo che sembra una persona diversa! Il capitano Disko ammette di aver preso proprio un granchio nel giudicare Harvey un pazzo e riprende il largo senza aver chiesto nulla in cambio per essersi preso cura del ragazzo che abbandonerà solo provvisoriamente la via del mare per dedicarsi agli studi con i quali provvedere a mantenere l'impero creato dal padre.

Una delle caratteristiche di questo testo di Rudyard Kipling è la terminologia altamente specialistica usata per descrivere le situazioni di pesca e navigazione, una manna per gli appassionati di queste discipline, un viaggio nell'oscuro per chi invece non ha la minima idea, come me, di cosa stia parlando l'autore!

In generale una storia piacevole ma ho trovato le descrizioni delle varie parti dell'imbarcazione fin troppo dettagliate mentre mi sarebbe piaciuto leggere di più della vita di bordo e delle relazioni tra la ciurma. 

Qui il link con le recensioni dei libri in ordine alfabetico

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