martedì 21 ottobre 2014

Le mille e una notte - L'asino, il bue e l'agricoltore





Questo è il racconto che fece il gran visir alla figlia Shahrazàd dopo che lei si era offerta di darsi in sposa al sanguinario re Shahriyàr:

C'era una volta un ricco mercante che aveva il dono di capire i pensieri degli animali ma la "maledizione" di non poterli riferire a nessuno, pena la morte.
Un giorno sentì parlare tra loro un asino ed un bue. Il bue diceva all'amico che era molto più fortunato di lui perché non veniva usato per arare i campi, non gli venivano date delle insapori fave e non veniva pestato regolarmente. Allora l'asino incitò l'amico bue a ribellarsi all'agricoltore, ad impuntarsi quando lo volevano aggiogare e a lasciare intatto il cibo che gli veniva dato, fingendosi malato.
Il mattino dopo l'agricoltore portò l'asino ad
arare al posto del bue e i dispiaceri si capovolsero. Il bue assaggiata la "libertà" si fece più sfrontato ma l'asino gli riferì di aver sentito che il padrone, visto il bue ammalato, aveva chiamato il macellaio per il giorno dopo! facendo "rinsavire" il bue.
La moglie del padrone, che era seduta accanto a lui mentre ascoltava gli animali, gli chiese perché ridesse ma il marito, non potendoglielo raccontare per non rischiare la morte si chiuse nel silenzio e la donna scappò in casa in lacrime. Sconvolto dalla reazione della consorte era quasi sul punto di rivelare il suo segreto davanti a tutti i famigliari quando vide un cane rincorrere un gallo e da loro trasse un suggerimento: se una moglie non fa quello che vuole il marito...quest'ultimo deve trovare il modo di farle cambiare pensiero. Anche a costo di bastonarla. E così fece l'agricoltore cosicché la moglie non gli chiese più il motivo delle sue risate e lui non fu costretto a svelarle il segreto.

Shahrazàd però non si fece convincere da questa storia a tirarsi indietro ed il giorno seguente il visir la offrì al suo re. Quando i due si incontrarono, la ragazza gli chiese solo un favore: se potesse dormire un'ultima volta con la sorella Dunyazàd. Shahriyàr acconsentì e il giorno dopo, un'ora prima dell'alba, Dunyazàd - istruita da Shahrazàad - chiese alla sorella di raccontarle per l'ultima volta una bella storia e col favore del re ella cominciò. Il suo racconto era così avvincente che il tempo trascorreva e il re incuriosito le chiese di continuare a narrarla anche il giorno seguente e così si andò avanti...per mille e una notte!

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2 commenti:

  1. Non avrei mai pensato che queste storielle potessero piacermi così tanto! Non vedo l'ora che arrivi sera per andare avanti!

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