giovedì 10 novembre 2016

Sausage party - vita di una salsiccia

In tre parole?
Cartone animato porno.



Non ero preparata ad un film del genere. Ridere fa anche ridere ma è di un volgare e così pieno di contenuti sessualmente espliciti che mi ha quasi fatto rimanere male.

Sappiate che l'hanno vietato ai minori di 14 anni!

Come mai?

Trama:
Frank è un wurstel che ama Brenda, una panina. I due vengono comprati insieme da una "dea" ma finiscono fuori dal carrello e questo... sarà la loro fortuna! Eh si perché loro, come tutti i prodotti venduti nel centro commerciale, pensano che oltre quelle porte ci sia il paradiso ed una vita gioiosa in armonia con gli dei che invece, una volta a casa...
si pappano tutto!
Nessuno è però a conoscenza di questa terribile verità. Nessuno tranne i non deperibili. Frank cercherà in tutti i modi di svegliare i suoi amici dal bel sogno in cui credono per... fargli vivere il momento. Ed orgia sia.

All'inizio si fatica a credere che quei simpatici personaggetti sullo schermo stiano effettivamente dicendo quelle cose porche. Poi il film prosegue come un'avventura e quindi si pensa che le battute iniziali fossero solo una pecca della sceneggiatura. C'è il cattivo di turno, l'amico che viene in soccorso, l'amicizia inter-razziale, l'ingegno e... lo splatter! Quando i prodotti arrivano a casa la dea (una semplice donna umana) si trasforma in un'assassina senza cuore che sbriciola delle baby carote in modo così cruento da farci passare la voglia di mangiare verdura. Per non parlare di quando strappa gli occhi alla verza o quando taglia un wurstel da parte a parte. Roba da non guardare più il cibo con gli stessi occhi...
L'idea secondo me era interessante. I colori sono bellissimi ed i disegni e l'animazione davvero incredibili però secondo me hanno esagerato troppo. Nella durata e nella volgarità. Il minuto finale è inverosimile: tutti fanno sesso con tutti, un inno al piacere carnale in tutte le sue forme e declinazioni. Con una visuale marcatamente maschile (infatti nel web i commenti più entusiasti su questo film sono prevalentemente maschili).

Cosa dire poi dell'"omaggio" a Stephen Hawking? Trovo sempre che il confine tra buongusto e fuoriluogo sia sottilissimo.




Nessun commento:

Posta un commento