mercoledì 31 ottobre 2018

Il Malinteso - Irène Némirovsky

Primo romanzo della Némirovsky, del 1926, di circa ottanta pagine. Di questa scrittrice vi consiglio di leggere anche il libro "Suite francese", recensito qui.

Trama:
Yves è un trentenne che ha dovuto fare i conti con la prima guerra mondiale e il suo nuovo "status sociale" di lavoratore. In vacanza però cerca di tornare ai fasti dell'infanzia e si innamora della moglie di un ex commilitone con cui continua la relazione anche a Parigi fino a che debiti ed un malinteso non li separano per sempre...

Mentre si legge "Il Malinteso" bisogna assolutamente tenere a mente
l'epoca in cui fu scritto perché altrimenti non si comprenderebbero appieno alcuni pensieri e comportamenti dei protagonisti. C'è una scena molto carina all'inizio quando Yves è in spiaggia ed osserva Denise che cammina e nuota davanti a lui, in costume. Potrebbe sembrare una scena normalissima ma poco dopo si leggono queste parole: "... non potè fare a meno di sorridere pensando a quale somma di circostanze sarebbe stata necessaria a Parigi per permettergli quella visione che qui, in riva al mare, sembrava così naturale. Così com'era, bruna e rosea, con le linee e le curve del corpo che si intravedevano sotto il leggero costume, quella donna apparteneva un po' a lui, uno sconosciuto, dal momento che era nuda per lui come lo sarebbe stata davanti al suo amante."
Irène Némirovsky è capace di trascinarci nell'atmosfera di un secolo fa, sembra quasi di essere in spiaggia con Yves, di provare la sua frenesia quando non trova Denise, ci si immedesima in quell'infatuazione per cui si vorrebbe avere l'amata sempre sotto agli occhi. Cosa dire poi del modo dell'autrice di descrivere le scene col mare? Davvero sensazionale.
Insomma forse l'avrete capito: a me piace molto lo stille della Némirovsky, la sua capacità di far provare al lettore le sensazioni che sta provando il personaggio delle sue storie. Quanti di noi non avrebbero voluto vivere l'abbraccio in spiaggia di sera tra Yves e Denise?!


Trama completa:
Yves è un reduce di guerra, una volta nobile; a causa di dissesti familiari è costretto a cercarsi un lavoro ma non rinuncia ad andare in ferie a Hendaye, località in cui andava da bambino, spendendo più di quanto possa ormai permettersi. Qui in spiaggia vede una mamma con una bimba e... non riesce più a staccarle gli occhi di dosso. Scopre però che Denise è la moglie di un ex commilitone spesso in viaggio per lavoro. Yves e Denise passano molto tempo insieme fino a cedere agli istinti e a fare l'amore pochi giorni prima della fine delle vacanze quando si devono separare. La destinazione però è comune: Parigi. I due giovani fantasticano del futuro insieme ma la vita reale è diversa da quella in vacanza ed Yves fatica ad essere l'uomo spensierato e di charme che aveva conquistato al giovane ed annoiata Denise. I due sembrano di due mondi differenti: lei ha come unico scopo passare la giornata scegliendo vestiti e locali dove andare mentre lui è totalmente provato dalla sua nuova condizione di lavoratore. Quando i due si incontrano spesso sono distanti con i pensieri, ed infelici. Denise si concede così al cugino per provare a smorzare la sua passione morbosa per Yves che però li vede baciarsi e... accetta la proposta di un amico per un impiego in Finlandia, lontano dalla traditrice e dai debiti.

Il malinteso sta sia nel fatto che Yves sparisce senza dare spiegazioni a Denise che crede se ne sia andato perché è un uomo egoista senza sapere che l'ha vista con Jean-Paul ma sta anche nell'immaturità di Denise che col marito lontano ricrea una sorta di rapporto coniugale con Yves e non comprende la nuova realtà di "povero" dell'amato che continua le vecchie frequentazioni senza però potersele più permettere.

- si era perversi con impegno e viziosi con orgoglio

- la musica ha il potere di resuscitare i giorni passati

- l'energia che un tempo si dedicava senza risparmio alla passione, all'amore, ecco noi oggi la usiamo per le mille noie quotidiane che abbruttiscono... per amare come loro ci vuole tempo libero, ricchezza... e poi erano così felici... la loro vita era tranquilla, sicura, comoda, gioiosa... loro avevano bisogno di emozioni, mentre noi abbiamo solo bisogno di riposo

- preferiva sacrificare il necessario per potersi permettere il superfluo

- era l'abitudine della vita ad impadronirsi di nuovo di lui


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