lunedì 2 aprile 2012

Beisbol!

E poi fu la volta del baseball.
Ero in quinta elementare e andai alla prima lezione con il mio amico del cuore.
Eravamo in tanti, maschi e femmine giocavano (e si cambiavano) insieme.
Tutti volevamo lanciare. Il gesto era bellissimo e ci sembrava di essere dei super eroi che scagliavano palle infuocate. Il problema era che non sapevamo bene dove le lanciavamo e i pochi che venivano scelti per quel ruolo ci apparivano come dei privilegiati. L'altro ruolo ambito era il battitore. Con mazze più grandi di noi ci mettavamo impavidi davanti al lanciatore cercando di colpire qualsiasi cosa che passasse per aria. Era un ruolo ambito ma deprimente: i lanci che arrivavano erano pericolosi e le risposte fiacche. A me fu assegnato l'ultimo ruolo, quello che non piaceva a nessuno e che non so neanche bene come si definisca. Mi ha aiutata internet a ricordare, ero un esterno: giocatori che Si occupano di gestire il vasto campo esterno: corrono verso le palle che arrivano nella loro zona per cercare un'eliminazione al volo del battitore, altrimenti rilanciano velocemente la palla verso il campo interno, per fermare le corse sulle basi. Noiosissimo perchè non arrivava una palla e poi si doveva cercare di afferrarla con la sinistra (mano che aveva il guantone) e rilanciarla con la destra. Mi misero là dicendomi: "te che sei alta vai benissimo per questo ruolo!". Stavo li assopita quando una palla arrivo, centrandomi in piena faccia. Arrivava da una zona che non dovevo sorvegliare, da un bambino più piccolo che aspettava il fratello e l'allenatore per soccorrermi e farmi dimenticare il male si mise a raccontarmi di quanti e quali strati era fatta quella particolarissima pallina...
Stare li lontana da quello che reputavo il centro del gioco non mi piaceva però ricordo la prima (e forse ultima) pallina che riuscii ad intercettare al volo: fu un'emozione incredibile, ero riuscita a prendere un tiro partito da lontano facendo un salto che ho ancora in mente al rallentatore. Era stato divertentissimo ma non era riuscito comunque a farmi amare quello sport. Anche perchè poco tempo dopo ci comunicarono che maschi e femmine, se volevano partecipare ad un campionat
o, dovevano iscriversi in squadre diverse e io decisi di lasciare questa (passeggera) passione ai miei amici, senza proseguire oltre.

1 commento:

  1. Ieri quando leggevamo questo pezzo sono davvero morta dal ridere!!! A parte che ti ci vedrei proprio bene vestita da giocatrice di baseball (e lo dico davvero) .. solo che nella parte dove scrivi "corrono verso le palle " non ho resistito. Tu avrei una presa eccezionale ma non sei proprio credibile se ti si associa alla parola CORRERE !!!!

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