mercoledì 4 aprile 2012

"L'UOMO CHE NON VOLEVA AMARE" di F. Moccia

Non sono mai stata una grande lettrice ma, ultimamente, mi sono ritrovata a leggere più e più libri.

Sono passati 8 anni da quando per la prima volta ho preso in mano un libro di Federico Moccia "TRE METRI SOPRA IL CIELO" e la storia di Step e Babi mi aveva tenuta appiccicata al libro. Poi è stata la volta di "HO VOGLIA DI TE", "SCUSA MA TI CHIAMO AMORE", "AMORE14" e "SCUSA MA TI VOGLIO SPOSARE".

La settimana scorsa entro alla FELTRINELLI e vedo un Moccia's book dal titolo "L'UOMO CHE NON VOLEVA AMARE" ed io da sempre lettrice di Moccia come avrei potuto resistere? Prendo il libro, pago ed esco.

La storia in breve: Tancredi un bellissimo e ricchissimo uomo, con una ferita ancora aperta per il suicidio della sorella, incontra (in un improbabile incontro) Sofia una pianista di fama mondiale che ha smesso di suonare per un voto d'amore verso Andrea suo marito paralizzato dopo un incidente in moto.
Tancredi che con i suoi potenti mezzi può arrivare ovunque inizia un serrato corteggiamento verso Sofia, la cosa tristissima è che lui ottiene, prima di ottenere lei, tutte le informazioni su questa donna (comprese foto-diari-video) fin da quando è nata. Il corteggiamento di quest'uomo è calcolato in ogni minimo dettaglio in quanto conosce perfettamente ogni angolo della vita di Sofia.
Ne esce fuori una PESSIMA sorta di PROPOSTA INDECENTE: Sofia, dopo varie proposte,  accetterà di passare 5 giorni con Tancredi nella sua isoletta alle Fiji per la modica cifra di 5 milioni di euro che guarda caso erano quelli necessari per l'operazione che avrebbe dato la possibilità ad Andrea di tornare a camminare.
Il risultato sono 5 giorni di VOLGARISSIMA passione (nel quale l'autore non tralascia nessun dettaglio), il marito Andrea che non sospetta nulla ritornerà a camminare e lei molla Andrea e Tancredi per raggiungere la sua maestra di piano in Russia.
Nel libro l'autore lascia spazio (un capitoletto) al suicidio della sorella (che poi è la ferita che lui non riesce a chiudere e che da il titolo al libro) dovuto ad una storia di abuso familiare. Un tema così delicato e tremendo buttato li in due paginette neppure scritte tanto bene solo per scrivere qualcosa che potesse interessare.

Il mio voto per questo libro è sicuramente un QUATTRO.
Storia banale e senza senso. Scritta male e sembra un riciclo dei più fortunosi libri ma con i protagonisti  visti 10 anni dopo.
Assolutamente sconsigliato.

1 commento:

  1. ecco il primo post della Titti, molto carino!
    Visto che ultimamente ti sei appassionata così tanto alla lettura da aver "dimenticato" come si fa a parlare... :-) ho pensato che facendoti scrivere ti avrei riavuta...comprensibile ;-)
    sono contenta della creazione qui di uno spazio per te perchè sono convinta che il tuo punto di vista possa essere interessante per diversi spunti di riflessione!
    In bocca al lupo!!!

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