lunedì 23 aprile 2012

Un abbandono particolare - storia vera

Questa che sto per scrivervi è una storia vera e purtroppo...si ripete ogni Sabato.
Numerose associazioni benefiche stanno cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica e anche questo mio scritto è un piccolo contributo alla necessità di far sapere ciò che succede vicino a noi. Più vicino di quanto si pensi.
Ogni Sabato mattina una donna si avvicina all'oggetto da salvare, lo usa, lo bistratta e dopo poche ore...se ne libera.
La cosa va avanti da mesi. Da anni!
Sotto
gli
occhi
di
tutti.
Il problema è che le persone si trovano spiazzate dalla sua sfacciataggine. Ogni tanto si vedono mariti e mogli sussurrarsi parole di stupore e lanciare occhiate di sdegno ma al giorno d'oggi...chi si fida più ad intervenire per soccorrere qualcuno?
Il fatto è che purtroppo non è solo una donna a rendersi protagonista di quel gesto, sono anche uomini, anziani...siete anche voi che leggete.
Magari non lo fate di Sabato ma sono sicura che molti di voi lo fanno almeno una volta alla settimana.
Se vogliamo che il mondo cambi...dobbiamo essere noi i primi a provare a cambiare.
Capisco a volte sia faticoso e difficoltoso ma dopotutto...una volta che lo si prende, si ha un impegno.
Non possiamo
saltarci dentro e farci spingere.
Non possiamo spintonare chi abbiamo davanti o tagliare la strada a chi ci sta di fianco.
Non possiamo neanche scambiarlo perchè in fondo...raccoglie lo "specchio" di noi stessi.
A volte ce ne vergogniamo?
Certo! Lo carichiamo fino all'inverosimile ma poi ci presenta il conto. Lì in fila, con la gente che ci giudica per i chili di schiffezze e centinaia di altre cose che "io non le prenderei mai". Sembravano così nascoste bene e poi tac! spuntano le cose di sottomarca e quelle in offerta prese a dozzine.
Insomma...ogni Sabato una donna abbandona il suo carrello tra una corsia e l'altra del supermercato. Lo spinge, lo bistratta per le ruote che tendono sempre a farci andare in obliquo e a volte lo scambia perfino! Riempie distrattamente quello di qualcun altro e se se ne accorge...non ammette lo sbaglio ma ingrana la marcia, recupera il suo compare a ore e corre verso la cassa più vicina credendosi trasparente.
Ogni Sabato un carrello viene scelto tra mille e poi...abbandonato solo dopo poche ore.
Capite perchè vi capita così spesso di trovarne che non vanno, che anche vuoti sembrano già carichi? Si ribellano a questa mancanza di sensibilità!
Ma in un supermercato di Milano è stata avvistata la prima donna che ha voluto mettere in atto un primo forte segnale contro quest'abuso. Il suo nome è Tiziana Mantegazza e lei il carrello ad ore non lo molla MAI. La corsia della frutta crea un tappo e la gente spinge da ogni dove? Lei con calma si guarda intorno e non stacca le mani dalla barra per spingerlo. Attende serena che la fretta e la frenesia le sbattano contro e...le passino davanti! Potrebbe, con un allungo da sportiva, arrivare per prima ad una cassa che ha appena aperto? Ma questo significherebbe spremere al meglio il suo carrello e farlo stridere sul pavimento liscio, giammai! Il raporto che ogni Sabato instaura con un carrello sempre diverso è di fiducia. Sembra dirgli: nel tempo insieme, sarai solo mio. E lo tratta bene, cerca di non riempirlo di schifezze e di non farlo sentire mai solo. Lo porta OVUNQUE, anche nelle corsie più strette, anche a ridosso del banco salumeria!!! Lì, dove è vera "guerra" per la presa dello scontrino, dove serve agilità e occhio distaccato...arriva lei, baldanzosa col suo carrellino che neanche una carrozza di Luigi XIV.
Fortunatamente una volta fuori dal centro commerciale ritorna in se e lo lascia insieme ai suoi fratellini ma sono sicura che ogni tanto gli sussurri...ci rivedremo presto, non ti abbandonerò mai.


7 commenti:

  1. ahhhaha ce la vedo ce la vedo che si coccola il suo carrello... io purtroppo lo abbandono nel momento del reparto frutta/verdura perchè non posso portarmelo in spalla sgomitando con gli altri 800 carrelli... gli dico: "stai qui un attimo che torno subito" e mi resta lì come quei cagnolini che ogni tanto vedo legati appena fuori dal supermercato in attesa del loro padrone. Poi torno a riprenderlo.. ah maaa siamo anche capaci di divertirci: se il reparto è vuoto prendiamo la rincorsa e viaaaa ci salto sopra e ci facciamo mezzo reparto in volata... strana gente popola i supermercati...

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  2. pensa che io lo prendo, lo porto fino allo sbocco del reparto ortofrutta e poi...faccio avanti e indietro con le cose in mano per non dover stare in fila agli altri carrelli!!!
    Invece quando non trovi la Titti...bè basta cercare il carrello e la troverai li!!! :-)
    ps
    correrci insieme? è una goduria pazzesca!!!

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    1. .. si si correrci insieme è una figata! Tu corri e poi ti ci butti sopra e fai tipo angelo!

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  3. io lo parcheggio in un angolo e prendo quello che mi serve. Detesto chi si riempie il carrello di sacchetti ancora da pesare, si pianta davanti alla pesa e tu sei lì dietro ad aspettare che questo passi tutti i suoi sacchetti sulla pesa... e a dire il vero, se sono arrivata al reparto detersivi e mi ricordo di aver scordato qualcosa, chessò, al reparto yogurt, lo abbandono temporaneamente lì sperando che nessuno me lo rubi... La scorsa settimana mi son trovata delle cose non mie dentro... fortuna che me ne sono accorta in tempo, questo di sicuro non capita alla titti!!! ;)

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    1. A me non capita mai! Nessuno si può avvicinare al mio carrellino! Cmq le peggiori sono le VECCHIETTE che con il fatto che sono ANZIANE pensano di poterlo spingere senza rispetto! Ma io sono li .. e anche la VECCHIA non passa sul mio carrello!

      PS: sembro una pazza!

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  4. Ho iniziato a leggere e pensavo stessi parlando di qualche storia strappalacrime di qualche cane abbandonato ed ora in qualche canile in attesa di adozione.

    Poi, quando ho capito, sono morta dal ridere!!!

    Io ed il mio carrellino!!
    Io al mio carrellino voglio davvero bene. Già lo trovo sempre tutto storto che fa fatica a volte a dembulare...se poi lo lascio li in mezzo a tutta quella gente che lo spinge, lo prende a calci, lo fa sbattere contro gli scaffali come si potrebbe sentire???
    Io lo sistemo con cura posando rigorosamente tutta la verdura nel seggiolino e lasciando tutto lo spazio per le cose pesanti o dure dentro.
    Infatti, mentre aspetto te che passi le ore al reparto creme, io ho il tempo di prendermi cura di lui nel migliore dei modi.

    Ricordo con assoluto amore il carrello che ho spinto all'Eurospeed di Segrate, nuovo, largo e le sue ruote erano perfette, nessuna sbavatura nella sua camminata. Lui rimarrà sempre nel mio cuore.

    Stellin .. guarda che anche se gli dici che torni subito..potrebbe spaventarsi!

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  5. la cosa inquietante è che se dico alla Titti: "vieni a vedere CHENNESO i fagiolini" lei si incammina ma dopo due passi...si gira a vedere il carrello! ahah che paura :-)

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