martedì 3 aprile 2012

Il Grande Gatsby - Francis Scott Fitzgerald

Consigliato: agli appassionati di storie americane

Voto: 7

Un vero e proprio tuffo nell'America degli anni '20. O almeno nell'idea che si ha dell'America di quegli anni. Enormi case con giardino, feste tra sconosciuti milionari e rapporti pieni di tensione.
219 pagine per una storia scritta con un linguaggio "moderno" e dal ritmo cinematografico (infatti a breve uscirà il film omonimo interpretato da Leonardo Di Caprio, sono curiosissima).
La storia è questa:
Nick Carraway va nell'Est per lavorare.
Qui va a trovare la cugina di secondo grado, Daisy, e suo marito Tom (famoso giocatore di polo).
Poche settimane dopo essersi trasferito nota che la casa del suo vicino è invasa ogni sera da centinaia di ospiti diversi che si divertono in feste esagerate. Il proprietario è Jay Gatsby, che scoprirà poi essere stato un flirt adolescenziale della cugina.
Il libro vola dal settimo capitolo in poi quando la storia inizia a farsi più chiara e ritmata.
Il finale è davvero degno di una trasposizione cinematografica e...non avrà un lieto fine perchè Gatsby, che ha cercato in tutti i modi di riscattarsi dalle sue origini modeste per ripresentarsi al meglio di fronte alla donna che gli aveva rubato il cuore (ed alla società), non si rende conto che il passato è tale proprio perchè non può più tornare.

Una citazione mi ha colpito molto: "un mondo nuovo, materiale senza essere reale, dove poveri spettri, respirando sogni come aria, andavano alla deriva a casaccio".

Mi è piaciuto.
Lo considerano uno dei primi romanzi sulla modernità e fa vedere, oggi come ieri, come nel mondo ci siano davvero poche belle persone.

2 commenti:

  1. Finito proprio ieri (in inglese, come tutti i libri che trattano del mondo anglosassone, preferisco non incappare in orrori di traduzione... già vedere che Fitzgerald usa "Middle West" invece del solito "Midwest", è una scoperta), sono curioso di vedere il film uscito di recente.
    Il contesto di quel periodo è descritto benissimo.
    Fin dalle prime pagine credevo che Tom e Daisy fossero fondamentalmente due superficiali che rifuggono le responsabilità e... l'impressione non era sbagliata!

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    1. Ciao,
      nel mio blog c'è anche la recensione del film. Quello con Di Caprio. A me è piaciuto molto ma è dello stesso regista di Moulin Rouge e Romeo+Giulietta quindi è molto particolare.
      Beato te che sai così bene l'inglese da leggere i libri in lingua, anche io credo si apprezzino meglio le sfumature degli scrittori così

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