venerdì 22 marzo 2013

Contrastiamo gli scioperi. Ecco come.

Gente arrabbiata con Atm o con Trenord unitevi ed ascoltatemi, ho trovato LA soluzione. Anzi...ho trovato la soluzione? Forse.
io che...corro.
Questa mattina mi sono alzata alle 6.42 per prendere il treno delle 7:08 (Vigevano-Milano)
Alle 7:02 mi accorgo di aver dimenticato a casa il cellulare. Sono a metà strada e inizio a correre come quelle famose gazzelle della savana che ogni giorno si svegliano e sanno che per sopravvivere al leone dovranno...correre.
Il sole è già alto nel cielo, l'aria è fresca al punto giusto e io, col mio zainetto in spalla, e il mio talleur da lavoro corriamo a perdifiato, due scale a piedi, ritorno verso la stazione in tempo record: 4 minuti (di solito a piedi ce ne metto sei e mezzo).
Arrivo lì eh?
Il mio trenino non c'è. Arriva alle 7:12, cin-que mi-nu-ti in ri-tar-do.
Trovo posto per pura fortuna, mi siedo, ho il fiatone tipo incubo nella notte e la camicia da lavoro inzuppata di sudore. La testa mi pulsa, nella carrozza - senza la possibilità di aprire i finestrini - si inizia a boccheggiare.
Mi tolgo il giubbotto, mi tolgo il maglione ma subito mi pento perchè ho la camicia sbracciata e...non ho depilato le ascelle. "Tragedia". Sto li rigida e una volta a Porta Genova...corro per entrare in metropolitana. Oltre a quello dei treni c'è lo sciopero dei mezzi di Milano!
Sono le 8.50 e sono a casa dei miei genitori.
Inizierò a lavorare solamente alle 13:30.
Passo delle belle ore in compagnia della mia adorata
mamma confermando una volta di più che abbiamo idee opposte. Praticamente su tutto!
Mangio come dai nonni in estate: alle 11.50 c'è già il risottino in tavola. Mia madre mi sta facendo capire gentilmente che me ne devo andare, poi aggiunge che se non ci sono i mezzi e me la devo fare a piedi ci metterei un pò. Premurosa lei.
Mezzi non ce ne sono. Aspetto due minuti e arriva un autobus che mi lascia a metà strada dall'ufficio.
Sono le 12.25 e sono nel centro di Milano a piedi, col mio zainetto e...una camicetta nuova. Le strade sono stipate di auto, nell'aria vibrano decine di klaxon e quando arrivo in ufficio? Un collega mi accoglie rispondendomi male.
Sono una lamentosa di indole ma oggi proprio non ci riesco.
Mi son svegliata presto in una bella giornata di sole.
Sto bene.
Ho visto la mia mamma, il mio papà e il mio fratellone patatototo.
Ho camminato sotto il sole, tranquillamente.
Faccio un lavoro che mi fa andare avanti.
So che alcune persone mi amano.
So anche che finito di lavorare dovrò riprendere a correre per riuscire a prendere l'ultima metro e poi l'ultimo treno.
Quindi come possiamo contrastare sti scioperi?
Iniziate a chiamarmi GAZZELLA.
Poi ditemi se non vi faccio ridere nei panni di un quadrupede tra la folla grigia ed indifferente di Milano con il suo grandioso giubbottino color amsa (ovvero verde acido fosforescente) che non solo corre ma...non smette di correre e se ne sbatte degli scioperi.
Milano come la savana: chi si ferma è perduto. E chi si lamenta di più.
Ricordatevi: non fatevi rovinare la vita o anche semplicemente il buonumore da cose che...possiamo risolvere con una salutare corsetta.
Pensate che lo fanno per la nostra linea che ormai l'estate si avvicina :-)
Per i polemici che mi diranno si ma io non posso arrivare in ufficio correndo, mica son Forrest, dico: hai ragione. Ma arrabbiarsi nuoce a te e a chi ti sta vicino che avrà già le sue menate. Su: SMILE-SORRISO

2 commenti:

  1. Mi fa piacere che hai deciso di sdrammatizzare..avresti dovuto vedere la tua faccia alle 07.00 quando ti sei accorta che non avevi il cell e che avresti dovuto fare quella mega corsa ... mentre correvi via pensavo .. poteva lasciarmi almeno lo zaino .. non è vero ho pensato .. per fortuna che non mi ha chiesto di andarci io! Fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

    RispondiElimina
  2. effettivamente al ritorno, accaldata, trafilata e ansimante mi chiedevo allegramente: ma perchè *°ç*§ lo zaino ce l'ho ancora in spalla io?
    Le cose belle della vita :-)

    RispondiElimina