venerdì 1 dicembre 2017

Il cane nero e l'ostetrica di Tollesbury

Racconto tratto dal libro "E Dio aveva un cane" di Stanley Coren.
immagine dal sito
www.memegenerator.net

Nel sud dell'Inghilterra c'è una reale paura dei cani neri, sopratutto se si incontrano di notte ed i loro occhi risplendono gialli. Si crede non solo che incarnino il diavolo ma che portino sventure a chi li incroci!

Un giorno Stanley Coren incontrò un allevatore di cavalier king Charles spaniel che gli raccontò di come sua madre fosse una levatrice che imbracciava impavida la sua bicicletta ad ogni ora del giorno e della notte per aiutare le donne a partorire.
Quando la madre era piccola la zona dove abitava fu vittima di tragici eventi: alcuni bambini che stavano giocando per strada 
sparirono misteriosamente .
Una sera un prete sentì abbaiare e raggiunta l'origine del verso vide un grosso cane nero che scavava nel terreno. Alla vista del prete l'animale scappò; il religioso allora si avvicinò per vedere cosa ci fosse nella terra e vide una mano! Terrorizzato corse a chiamare la polizia e al loro ritorno ritrovarono il cane che aveva disseppellito il cadavere di una bambina. Poco dopo gli agenti trovarono anche i corpi degli altri bambini scomparsi ed arrestarono l'uomo che viveva nella casa vicina che ammise subito gli omicidi e motivò i suoi gesti dicendo che aveva perso due mogli (e due figli) di parto e che quindi per lui ogni bambino era qualcosa di malefico che voleva distruggere. Arrestarono l'uomo che evase dopo poco per andare a suicidarsi in casa sua. Poco tempo dopo dei vicini, seguendo una superstizione popolare, disseppellirono l'omicida e prima di rimetterlo nella tomba gli conficcarono un paletto nel cuore.
Anni dopo la madre dell'autore stava tornando a casa di notte vicino alla zona teatro di quegli omicidi dopo un parto difficile e vide venirle incontro una losca figura. Rallentò leggermente e dalla strada spuntò un enorme cane nero con gli occhi rossi che... si frappose tra lei e l'uomo, ringhiando verso lo sconosciuto. La donna non sapeva cosa fare ma aveva meno paura del cane che dell'uomo e sfruttando lo "scudo" creatole dall'animale pedalò sempre più veloce e riuscì a tornare a casa sana e salva.
Il giorno dopo ne parlò col parroco e sua moglie che le spiegò che la sera prima era la Walpurgis Night (notte del grande sabba) in cui gli spiriti malvagi vagavano nelle tenebre e che forse quello da lei incontrato era lo spirito dell'assassino di bambini che, percepito l'odore nel bimbo che lei aveva fatto nascere poco prima, voleva farle del male. Il cane invece poteva essere lo spirito del cane che tanti anni addietro aiutò la polizia a trovare i cadaveri e che quindi ancora una volta lottò contro il maleficio e difese una brava persona.

W i cani neri!

Qui sotto gli altri racconti del libro "e Dio aveva un cane - Leggende, racconti e aneddoti sul migliore amico dell'uomo" di Stanley Coren.








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