mercoledì 8 ottobre 2014

Dio di illusioni di Donna Tartt

dal sito www.romanzinbiancoenero.myblog.it
Titolo originale: The Secret History

Pubblicato nel 1992

Pagine: 622

Trama:
Richard è originario della California e quando deve scegliere il college decide di allontanarsi dai genitori e si iscrive all'università di Hampden nel Vermont dove cerca in tutti i modi di entrare nel corso di greco del misterioso professor Julian Morrow, corso a cui partecipano solo altri quattro affascinanti studenti. Quella scelta finirà per cambiargli (e forse segnargli) per sempre la vita. Tra fiumi di alcool, letture dei classici, riunioni di gruppo e due omicidi...finirà quasi col perdere contatto con la realtà scoprendo quanto possano essere pericolose scelte ed amicizie.

Mie considerazioni:
dal sito www.alcolibrianonimi.it
preparatevi un dizionario vicino perchè ci saranno molti termini da ricercare. E non solo italiani.
Nonostante la lunghezza è continuamente avvincente. Sopratutto per essere un romanzo in cui il fulcro della storia viene descritto addirittura nel prologo: scelta originale e spiazzante.
Costruito in modo da appassionarvi in maniera tale da farlo diventare il vostro accompagnatore ufficiale in ogni momento utile: spostamenti in metro, pause caffè, capatine al bagno.
Ho trovato davvero particolare la scelta dell'autrice di
indagare maggiormente pensieri ed atteggiamenti dei personaggi che i loro fatti e le loro azioni (esemplare la scena dell'omicidio, appena accennata!).
Personalmente mi ha dato fastidio il continuo ricorso a fiumi di alcool e droghe da parte di quasi tutti i personaggi e il fatto che molti di questi fossero come dei senza famiglia (tema abbastanza frequente, mi pare, nella narrativa americana).
Però in generale è stato davvero un piacere leggerlo!!!
Grazie Alfonso per il regalo. Qui la sua recensione: leggetela!!!
ps
il titolo originale, The Secret History, secondo me era molto più azzeccato!!!





Citazioni:
  • E' una cosa terribile imparare da bambini che si è un essere separato dal resto del mondo, che niente e nessuno soffre i nostri medesimi dolori di scottature alla lingua o di sbucciature alle ginocchia: che ognuno è solo con i propri acciacchi e le proprie pene. Ancor più terribile, invecchiando, scoprire che nessuna persona - non importa quanto vicina - potrà mai capirci davvero. I nostri io sono ciò che ci rende più infelici, ed è per questo che bramiamo di perderli, non credete?

  • La Bellezza è raramente dolce o consolatoria. Quasi l'opposto. La vera bellezza è sempre un pò inquietante.

  • Non ci piace ammetterlo ma l'idea di perdere il controllo è una di quelle che affascinano persone controllate come noi più di ogni altra cosa. Tutti i popoli davvero civilizzati si sono civilizzati grazie alla volontaria repressione dell'originario io animalesco.

  • Bellezza è terrore. Ciò che chiamiamo bello ci fa tremare.



Trama completa - spoiler

    Richard sceglie una delle università più lontane da casa per allontanarsi dall'arida famiglia che l'ha messo al mondo. Scegli Hampden quasi per caso e scopre che c'è un corso di greco diretto da un misterioso docente che accetta solo pochissimi studenti per volta. Inizia così ad avvicinare quei ragazzi che sembrano così affascinanti rispetto a tutti gli altri e trova il modo per farsi accettare nel corso. Questa scelta però cambierà la sua vita e non solo...
    Al corso partecipano Henry, Francis, Bunny ed i gemelli Charles e Camilla. Tutti guidati nel mito dell'età classica dal loro mentore Julian. Ultimo arrivato, fatica a capire i rapporti creatisi tra gli altri ragazzi che a differenza sua provengono da ricche famiglie che li mantengono con sussidi ed emolumenti. Nascondendo le sue origini più umili si sente finalmente parte di qualcosa: non solo di un gruppo ma quasi di una cerchia di eletti che comunica con una lingua morta eppure così segreta ed elegante. Tutto degenera quando Henry, Francis ed i gemelli decidono di fare un baccanale senza invitare ne lui ne Bunny e finendo con l'uccidere un uomo innocente in preda a fiumi di alcool, droghe e chissà quali funghi ingeriti. Il delitto rimarrà irrisolto ma le continue e assillanti domande di Bunny, uniti ai suoi strambi collegamenti, gettano il gruppo nel panico: Bunny inizia a ricattare i suoi facoltosi amici per farsi pagare cene ed abiti nuovi ed il gruppo non sa più come reagire alla minaccia che il loro amico prima o poi riveli tutto alla polizia. Decidono così di sorprenderlo durante una delle sue solitarie passeggiate e di spingerlo in un burrone. Tutto fila come previsto tranne che per un'incredibile nevicata primaverile che copre il corpo e ritarda le ricerche. Ancora una volta il gruppo la fa franca ma i sensi di colpa iniziano ad affiorare e a gravare gli animi dei giovani che si stordiscono sempre di più con l'alcool. L'unico a sembrare tranquillo è Henry ma una volta che Julian scopre la connessione tra lui e la morte di Bunny e se ne va abbandonando corso e studenti...si sentirà così perso da decidere di farla finita. Dopo le morti di Bunny ed Henry il gruppo si scioglie, quasi tutti tornano a casa ancora più tormentati ed anche Francis prova a togliersi la vita senza però riuscirci. Richard, ferito nel corpo e nell'animo, fatica a dimenticare e ad andare avanti, vittima di allucinazioni e ricorrenti incubi notturni rimpiangendo quella che sembrava solo una scelta di comodo: un semplice corso di greco antico.



    Tag:
    libro - book - storia - romanzo - cronaca - gruppo - amici . università - docente - professore - genitori - famiglia - festa - alcool - droga - bunny - soprannomi - amore - culto - rito - baccanale - età classica - greco - studio - verità - menzogna - bugia - assassinio - polizia - neve - ristorante - bosco - morte - paura - terrore - ansia - sollievo - ospedale - ferite - incubi - scelte

    2 commenti:

    1. Grazie a te per i tuoi pensieri: centrati in pieno! E molto interessante il ragionamento su senza famiglia e narrativa americana, si.

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      1. si mi ha colpito molto questa mancanza di famiglia! E non è la prima volta in cui mi sono imbattuta in personaggi simili, mi piacerebbe parlarne con te di persona. Dovremmo organizzare dei dibattiti culturali sui libri: sai che bello?!

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