mercoledì 11 febbraio 2015

Sanremo 2015 - seconda serata

Carlo Conti si presenta entusiasta per i dati relativi allo share di ieri. Bello anche il completo. E' però un Festival all'insegna del chi ha tempo non perda tempo e così si inizia alle nove meno un quarto! 

Si parte coi giovani, le nuove proposte che si sfidano in un torneo all'italiana...prima manche vincono i Kutso (una botta di vita!) contro l'acerbo Caligola.

Secondo round il nuovo Grignani ovvero Nigiotti vs la black Chanty e passa alla semifinale il belloccio con la chitarra.

Momento intrattenimento: giochi d'ombre - suggestive - della compagnia Pilobolus.

Ed ora ri-inizia la Vera Gara: scende dalla scalinata...

Nina Zilli: sonorità blues che colpisce. Gran voce. Ottimo modo di rompere il ghiaccio. Notevole.

Arisa: o la stupidità.
Ci ha messo più tempo lei a scendere dalla scalinata che Conti a presentare due cantanti...

Marco Masini: voce ed immagine stridono; la prima è sempre la stessa mentre si vede tutto il tempo che passa sul viso del cantante toscano. La canzone è carina ma sembra che parole e ritmo non concordino e sopratutto il testo a primo ascolto sembra banalotto. Altalenante.

Emma: simpatica! Scende ed esordisce così: ho avuto il coraggio di ritornare. Autoironica. Anche quando dice di essersi vestita da Rocio. Olè. Voto di fiducia.

Anna Tatangelo: sempre più simil Anna Oxa. Mi piace la musica ma mi sembra una canzone dei Modà. Bella e misteriosa (ma quanti anni ha? E' la versione femminile di Dorian Gray!).

Momento incredulità: cosa ci fa Bastianich al festival? A parte non capirsi cosa dice...il senso? Mistero. Noo! Lo fanno pure cantare. A I U T O

Raf: a San Remo dev'esserci qualcosa nell'aria perchè anche lui si presenta con due occhi rossi da malato (uniti alla magrezza e ai non capelli) che fan preoccupare. Stonato. Impressionantemente stonato. Delusione.

Ospite della serata: Biagio Antonacci - dimostrazione vivente che allora CC è basso. E che Tiziano Ferro è un fenomeno.

Il Volo: un tuffo negli anni '70, direttamente da Grease..ah no! Sono i tenorini che fanno l'occhilino al pop ma danno il meglio con lo "stile opera". Mi aspettavo di più e sono rimasta sconvolta dai vestiti tamarri scelti. Little Italy.

Ospite straniera: Charlize Theron. E forse era meglio il Sanremo di ieri in stile non perdiamo neanche un secondo perchè questa intervista l'avrei vista meglio in uno speciale di C'è posta per te.

Irene Grandi:

Biggio e Mandelli: il primo pensiero è ma cosa ci fanno qua?! Show, sicuramente, ed allegria. La voce è rivedibile però almeno non si lanciano in acuti che non son capaci di mantenere. E poi diciamolo: la loro è la canzone più orecchiabile entrata di diritto sul mio podio. Sorpresa.

Lorenzo Fragola: mi spiace me lo sono perso :-(

Bianca Atzei: finalmente ha un volto a colei che conoscevo solamentre tramite la voce. A me il suo timbro fa impazzire. Pollice in su: mi piace.

Moreno: inguardabile con quel completo che lo fa sembrare...avete presente quei bambini che a tre anni alcuni genitori fighetti mettono in tiro facendoli risultare comici? Ecco. Il rap a SanRemo? Vessicchio che gli batte il pugno? Mi sento più vecchia di quanto io non sia e dopo che mi han tolto i fiori il Festival davvero non ha più certezze. Incredula.

Questa seconda serata mi ha delusa. Va bene cercare di non sforare troppo oltre la mezzanotte (apprezzabile) ma non c'è un minimo di intrattenimento da parte del presentatore e le vallette sono davvero inutili. Conduzione sintetica e glaciale, i protagonisti, cioè i cantanti (...) cantano e corrono via poi Conti si stupisce anche! ma è proprio lui a non dare loro il giusto spazio esortandoli oltretutto a non spostarsi dal loro posto (segnetto per terra). Mi chiedo: tolti a 15' dell'intervista alla Theron...non potevano dedicarne uno ad ogni cantante, giusto per fargli proferire una parola? Mah.

Inutile presenza auto-promozionale di Amendola & Argentero per il loro film in uscita...momento comico affidato a Pintus che per me resta davvero uno forte (fino a quando non esce dal suo e attacca con l'attualità e le riflessioni banalotte).

Nota:
emozionante riconosciamento a Pino Donaggio autore di Io che non vivo senza te - ps: questa canzone ha circa 200 versioni nel mondo!!! W l'Italia





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