domenica 20 marzo 2022

Recensione di "BARTLEY E COMPAGNIA di Enrique Vila-Matas

Un libro sulle persone che:

  • hanno scritto e poi smesso
  • non hanno mai scritto
Vila-Matas da il nome alla "malattia" che ha colpito quelle persone e la chiama sindrome di Bartleby dall'omonimo personaggio del libro di Melville Bartleby lo scrivano "che preferiva non fare e non parlare".

La curiosità di questo libro sta tutta qui, nel mettere al centro dell'attenzione non una serie di scrittori qualsiasi ma un "elenco" di scrittori (veri o inventati) che per un motivo o per l'altro hanno abbandonato (o rinunciato al) la scrittura per sempre o per lunghi periodi.



"Bartleby e compagnia" è un libro decisamente particolare che secondo me sarà molto apprezzato da quelle persone che avrebbero tanto voluto scrivere un libro ma che per un motivo o per l'altro non l'hanno mai fatto. E anche se può apparire un libro pesante o difficile non lo è affatto.

Pensate che questo volumetto stazionava ormai da qualche anno su uno scaffale della mia libreria perché la prima volta che l'avevo preso in mano non l'avevo capito e mi ero letteralmente bloccata dopo poche pagine. Come a volte capita con i libri, c'è un momento per ogni storia e forse allora semplicemente non ero pronta mentre questa volta, quando ho attaccato a leggerlo, non sono più  riuscita a staccarmi; ho scoperto che qualcuno era riuscito a spiegarmi (!) cosa ho provato tante volte nel corso della mia vita verso la scrittura. Leggere "Bartleby e compagnia" è stato quindi come ascoltare il racconto di un amico molto affine, un amico di quelli con cui si sta bene anche senza parlare e da cui non ci si sente giudicati.



Riassumendo brevemente il testo di Vila-Matas, si tratta di una sorta di diario di un impiegato riempito di note a piè di pagina relative agli scrittori del no, ovvero le persone affette dalla sindrome di Bartleby, gente che pur avendo tutto il talento necessario per scrivere non lo fece o smise di farlo presto. 


Una delle cose che mi è piaciuta di più di quest'opera è che è piena zeppa di citazioni ed aneddoti interessanti sugli scrittori più svariati, famosi e non. Per non parlare dell'enorme bibliografia disseminata lungo le centottanta pagine di "Bartleby e compagnia" che farà la gioia di tutti gli appassionati di lettura e letteratura.

Insomma "Bartleby e compagnia" è un libro diverso da tutti gli altri che ho letto, che mi è piaciuto e che consiglio a tutti quelli che almeno una volta nella vita si sono detti: "vorrei scrivere questa cosa nel mio libro" e poi non l'hanno mai fatto.




Ed ora qualche citazione:



  • scrivere è anche non parlare. E' tacere. E' urlare senza emettere suoni - Marguerite Duras


  • la fama è orribile perché dipende dal giudizio di molti - Seneca

  • scrivere non è importante, ma non si può fare altro - Del Giudice

Qui l'elenco di tutti i libri letti e recensiti in ordine alfabetico.

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