venerdì 26 gennaio 2018

Lelapo e Zeus (niente Agnelli ma cani!)

Dal libro "E Dio aveva un cane" di Stanley Coren.
immagine dal sito www.ilmeteo.it

Nella mitologia greca i primi dei erano Urano e Gea. L'uomo considerava i suoi figli una minaccia al suo trono e li fece sparire tutti: in esilio o nelle viscere della Terra. Questo però non impedì alla progenie di ordire un complotto e al suo figlio più giovane, Chronos, di evirarlo e diventare il nuovo sovrano degli Dei. Anche Chronos però aveva un brutto rapporto coi figli e decise di mangiarseli tutti per evitare la sorte del padre. Sua moglie Rea però non riusciva più a sopportare quelle atrocità ed insieme a Gea fece
nascere il suo ultimo figlio, Zeus, a Creta. Chronos li raggiunse ed in preda all'ira si mangiò il fagotto per poi fare ritorno sull'Olimpo senza notare che quello che aveva ingerito non era suo figlio ma una roccia avvolta in fasce!
Rea scelse come guardiano di Zeus cane, che chiamò cane d'oro e a cui il bambino cambiò il nome in Lelapo ovvero vento della tempesta. Una volta adulto Zeus affrontò e sconfisse Chronos e lo costrinse a bere un elisir che gli fece rimettere tutti i figli ingurgitati (ancora in vita perché dei). Dopodiché lo imprigionò per l'eternità nel Tartaro insieme a giganti e titani.
Zeus era un dio dominato dalla lussuria ed ebbe numerose avventure con dee e donne mortali. Quando un suo corteggiamento non andava a buon fine tentava la carta del travestimento: così riuscì ad avvicinarsi a sua sorella Era, prendendo le spoglie di un cuculo bagnato di pioggia. Quando però la lussuria raggiunse il picco ritornò nelle sue vesti abituali e prese Era con la forza. Ebbe ben quattro figli con la sorella, ora divenuta moglie per tamponare la vergogna eppure non fu mai un marito  fedele. Si innamorò di Europa, una donna fenicia e per conquistarla si trasformò in un bellissimo toro bianco e con lei scappò a Creta. Qui le diede alcuni doni e riuscì a sedurla; dalla loro unione nacquero tre figli tra cui Minosse. Quando Era però venne a conoscenza dell'ennesimo tradimento lanciò una maledizione a Minosse rendendo malato il suo sperma che si trasformava ogni volta in mille ragni! Procri, la moglie di un suo generale, riuscì a guarirlo e Zeus per ricompensa le diede il mai troppo amato Lelapo. Il cane era felice con la nuova padrona che lo portava spesso a caccia. Le spedizioni duravano sempre di più e alcune malelingue sussurrarono a Cefalo, il marito di Procri, che la donna lo tradisse. L'uomo affrontò la moglie che sdegnata scappò in una foresta con il cane, il giavellotto magico e la sua amica dea Artemide. Dopo un po di lontananza Cefalo si pentì della sua malafede e si ricongiunse con Procri che per dimostrargli quanto teneva a lui gli regalò il giavellotto e... Lelapo.
Era intanto continuava a schiumare di gelosia e pianificò il modo di umiliare il marito mettendo di mezzo il cane che così tanto amava. Il piano era di creare, insieme a sua nonna Gea, un animale che fosse imprendibile per Lelapo e che quindi svergognasse lui e Zeus. Era diede la volpe teumessia a Dionisio, un figliastro di Zeus cosicché la liberasse portando morte e distruzione a Tebe e malumore contro Zeus. Nessuno riusciva a prendere quella malefica volpe così venne chiesto a Cefalo di usare Lelapo. Il cane a cui non si poteva sfuggire che rincorreva la volpe che non si poteva catturare... i due animali si rincorrevano continuamente mettendo a ferro e fuoco le strade e Zeus si rivolse a Gea per distruggere la volpe ma la nonna disse che non avrebbe più distrutto nessuna una creazione così Zeus si vide costretto a creare una rampa con cui far volare in cielo la volpe e il suo amato cane che divennero stelle nel cielo. Per la prima volta Zeus pianse e lo fece per il suo cane. Gea, vedendolo enormemente triste per non poter più vedere il suo cane all'opera, rigirò le stelle in modo da creare le costellazioni che ancora oggi si vedono ed in cui la volpe viene rincorsa dal cane in un moto eterno e perpetuo.

Qui sotto gli altri racconti del libro E Dio aveva un cane:



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