martedì 27 marzo 2018

Il filo nascosto (spoiler)


immagine dal sito
http://www.allocine.fr/film/fichefilm_gen_cfilm=
247980.html
Reynolds Woodcock è uno degli stilisti più famosi e amati del Regno Unito anzi LO stilista. Nel suo studio è circondato da donne che lo assecondano e aiutano nel suo lavoro e dall'inseparabile sorella Cyril. Reynolds rifugge il matrimonio e si lega a fidanzate temporanee che la sorella si occupa di "dismettere". Un giorno però incontra Alma e tutto cambia: esiste quindi qualcuno che rispetta le sue manie ma che gliele fa anche notare? e sopratutto che è decisa a non farsi mettere da parte come un vestito vecchio? 

Uscita dalla sala ho pensato che i traduttori italiani questa volta hanno toppato e che il titolo migliore per Phantom Thread sarebbe stato l'amore malato. Perché?
Be chi l'ha visto lo capirà al volo, chi ancora non l'ha visto... ve ne darò ora un assaggio, una migliore spiegazione:
Reynolds ed Alma cadono vittime di
un colpo di fulmine. E scelgo proprio vittime perché fino a che c'è solamente passione il rapporto potrebbe starci ma poi la loro diventa una relazione e quindi si complica: la convivenza, i riti, le aspettative e le piccole vendette. All'inizio i due si attraggono, giocano all'artista e alla sua musa poi lei si stabilisce a casa da lui e quando mangia fa rumore. Un sacco di rumore. Rumore che infastidisce l'artista ed interrompe il suo (costante) atto di creazione. Lei impara a mangiare in modo silenzioso (ma appena si sposano riprende a sgranocchiare come il famoso spot della mentadent) e ad assecondarlo quando possibile. Quando proprio non ce la fa a trattenersi... parla e lo contraddice e litigano e lui se ne va. Alma però è innamorata e decide di fargli una sorpresa: manda a casa tutti (anche la sorella, ahi ahi ahi) e gli prepara una cenetta intima; Reynols reagisce alla sorpresa con un mancamento, si fa un comodo bagno ma quando trova gli asparagi fritti nel burro (che lui odia) sbotta e nel litigare si dicono, come va di moda oggi, le peggio cose. Lei se ne va? Manco a dirlo! SPOILER: Gli avvelena il te con un trito di funghi, lui sta male e cade sul vestito della principessa, lei gli tiene la testa e lo assiste fino a quando non si riprende. Lui capisce che è legato a lei e la sposa. Ma il giorno dopo Alma e Reynolds sono gli stessi che non sopportano i propri piccoli tic e manie e lui si sfoga con la sorella dicendo peste e corna della sposa che lo sente e... prepara altri funghi. Lui li mangia godurioso e lei gli dice che starà male ma che... lei gli sarà sempre accanto. E vivono così: odiandosi e perdonandosi.

Ma la cosa che proprio non mi va giù è stato l'ennesimo criterio di accoppiata attore/attrice protagonisti. Daniel Day-Lewis è del 1957 ovvero va per i 61 anni. La sua partner (fantastica) Vicky Krieps è del 1983. Trentacinque anni da compiere. Sinceramente mi sono davvero stufata di queste "situazioni" che il cinema veicola. Ancora oggi un uomo di sessanta con la trentenne è normale anzi un figo ed invece la sciura di sessanta col trentenne fa ridere. Perché?!! Possibile che non ci fosse un'attrice di quarantacinque/cinquant'anni o perché no, una sua coetanea, capace di recitare la stessa parte di Alma? La trovo una cosa svilente, estenuante, inverosimile, maschilista ed offensiva.
Che poi: entrambi gli attori sono molto bravi ma è proprio il pensiero di fondo che non mi piace. Nella vita vera, nella vostra vita, quanti uomini di sessant'anni stanno con le trentenni? Dai. E poi non mi interessa che il film sia ambientato negli anni '50 e che erano altri tempi ed altre cazzate vorrei vedere attori coetanei che recitano insieme e non un papà che porta a spasso lascivo la figlia. E se questo è il desiderio della maggior parte dei registi e o degli uomini: che tristezza. Un corpo giovane è sicuramente piacente ma se si tratta di rendere credibili delle storie non varrebbe la pena di mettere da parte ogni tanto le fantasie sessuali? Vedasi infatti la scena di Capodanno con Alma e Reynolds tristi e silenziosi in casa da soli. Lei vuole andare ad un ballo, lui vuole disegnare. Lei esce e si diverte tra persone in maschera. Lui arriva ed è... vecchio. Ingrugnato, serioso, infastidito, ostile. La riporta a casa senza proferire parola, trascinandola per un braccio come una bimba che voleva stare ancora un po' a giocare. Una bimba appunto a cui è proibito il divertimento per mano dell'uomo che più che amarla la trattiene per se.
Vogliamo parlare poi del rapporto morboso tra Reynolds e Cyril?
O dei dialoghi assurdi dell'incontro con Alma?
Lui va a pranzo e ordina il mondo. Lei scrive precisa. Lui guarda il foglio, le chiede se si ricorda le cose e se lo tiene.
La sera escono a cena e lui:

  • la obbliga a togliersi il rossetto; puccia un tovagliolo nell'acqua e le pulisce le labbra
  • le chiede di vedere la foto di sua madre (..!). lei risponde che non ce l'ha e lui le dice di procurarsela e di non uscire più senza
  • lui ha la foto della madre cucita nella giacca e, rullo di tamburi, una sua ciocca di capelli cucita nella camicia
fosse una mia amica le direi cara Alma stagli abbondantemente alla larga!


In generale il film non è male ma anche il filo nascosto del titolo? lo stilista nasconde in ogni sua creazione un ricamo ma finisce qui. Se ne vedono solo due, uno con scritto Alma ed uno con una scritta in latino.

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ps
lei, Vicky Krieps, è fantastica: una bellezza acqua e sapone che rapisce e che mi ha ricordato Julia Stiles come genere.

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