lunedì 19 marzo 2018

Tre manifesti a Ebbing, Missouri


Trama:
Mildred affitta tre spazi-manifesti nella cittadina in cui vive. Per un anno. Su quei manifesti tre semplici frasi scritte però a caratteri cubitali: "come mai, Capo Willoughby?" - "ancora nessun arresto" - "stuprata mentre moriva".
Mildred è la madre di Angela, teen ager violentata, uccisa ed infine bruciata senza nessun colpevole confinato in galera. E neanche nessun sospetto! Mildred vuole provocare una reazione, viene intervistata dalla tv e non si ferma neanche davanti alla scoperta che il capo della polizia del luogo è malato terminale. La sua iniziativa scatenerà un putiferio nella comunità che metterà in pericolo non solo la sua esistenza ma anche quella del figlio e delle persone a lei vicine.

Questo film che tanto clamore ha suscitato nel 2017 ha vinto due Oscar con
la sua attrice protagonista Frances McDormand e con Sam Rockwell, miglior attore non protagonista.

Tre manifesti a Ebbing, Missouri aveva quindi per me molte aspettative che però purtroppo non ha rispettato. Dura due ore e sembra sempre stia per succedere qualcosa però a venti minuti dalla fine si capisce che non accadrà. Quindi monta la delusione.
Ormai l'avrete capito: a me non piacciono i film con i finali aperti che potrebbe succedere di tutto ed ogni spettatore ne da una sua propria interpretazione.
La protagonista inizia una lotta personale che diventa una lotta contro il sistema e sembra una lotta impari invece tre manifesti riescono a sconquassare la polizia e la comunità intera. Perché? Perché tutti si sentono colpevoli per non essere riusciti ad aiutare la vittima, la madre e sopratutto per essersi messi il cuore in pace nonostante il tremendo accaduto. La mamma della vittima invece non riesce a fare finta di nulla e ad andare avanti come se niente fosse successo; non tollera la mancanza di professionalità della polizia che dopo sette mesi ancora non è arrivata ad un dunque e decide che il tempo dell'attesa è finito e che è arrivato il momento dell'azione: dopo i manifesti infatti picchia tre ragazzi (che se lo meritavano), incendia il distretto di polizia ed infine parte per l'Idaho per sistemare uno stupratore che si vantava nel bar di paese e che l'aveva apertamente minacciata nel suo negozio.

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