venerdì 9 marzo 2018

Come sono venute le macchie al dalmata

immagine dal sito
https://barkpost.com/dalmatians-the-firefighting-breed/
Durante una festa dei pompieri di Vancouver, un nutrito gruppo di bambini si radunò vicino ad un panciuto vigile attirato dalla vera star della giornata: Blaze, il dalmata vigile del fuoco.
L'uomo iniziò a raccontare ai bambini che quando nacquero le prime compagnie anti-incendio non esistevano ancora le auto ma c'erano dei carri trainati da cavalli e... cani. Ma non cani comuni, dei dalmata: che stavano tra  i cavalli e avevano il compito di
abbaiare per avvisare la popolazione che c'era un carro in movimento per strada. Inoltre i dalmata facevano anche la guardia quando i pompieri si allontanavano dal carro per correre a spegnere gli incendi. Oggi i dalmata sono diventati una mascotte ma continuano a fare la guardia rimanendo sui furgoni mentre i pompieri sono in azione.
Un bambino chiese poi al vigile: ma come mai i dalmata sono a macchie?
L'uomo rispose sorridendo: "le prime generazioni di dalmata erano tutte bianche. Capitò una volta un incendio grandissimo e accorsero sul posto ben tre unità, ognuna col proprio carro, i cavalli, i pompieri e... i cani bianchi. Quando tutto sembrava sistemato arrivò una donna urlando che i suoi figli erano rimasti intrappolati nel seminterrato e un pompiere si accorse che i cani erano vicini ad un angolo e stavano abbaiando furiosamente. L'uomo provò ad entrare nel posto indicato dagli animali ma... rimase incastrato! Grazie all'abbaiare dei cani accorsero altri pompieri ad aiutarlo mentre i bambini gridavano nel seminterrato. Nessuno sapeva come poter entrare per tirarli fuori e tutto d'un tratto i tre cani si buttarono nello stretto tunnel infuocato e poco dopo i pompieri sentirono abbaiare in un punto diverso dell'abitazione. Quando raggiunsero i latrati degli animali videro uscire un cane con un bimbo aggrappato al collare ed i pompieri li aiutarono allargando il passaggio entro cui si erano infilati. Anche gli altri due cani spinsero fuori un bimbo, quello mancante, ma la situazione non era ancora fuori pericolo e poco dopo l'edificio collassò! Fortunatamente però erano riusciti tutti a mettersi in salvo.
I cani fino ad allora erano stati considerati solo dei guardiani, non degli eroi, ma passata la paura i pompieri si fecero loro intorno e a turno diedero delle pacche di gioia e riconoscenza a quei coraggiosi animali lasciando sul loro manto tantissime macchie di fuliggine. Pensate che quelle macchie non andarono via neanche dopo un bagno e come segno divino quei segni rimasero permanenti! Quelle macchie erano come delle medaglie d'onore, quasi come a voler dimostrare che quei cani bianchi non erano più delle semplici mascotte ma esseri capaci di incredibili lavori e grandi azioni. Qualcuno potrebbe obiettare che è tutta fantasia ma... ogni proprietario di dalmata sa che questi cani nascono bianchi  e solo quando crescono vengono "premiati" con le loro macchie di fuliggine permanenti a ricordare a tutti il loro coraggio ed il loro valore!

Questo racconto è tratto dal libro: "E Dio aveva un cane" di Stanley Coren.
Qui sotto gli altri racconti:

Nessun commento:

Posta un commento