Perché the movie, perché mentre ieri mattina riprendevo Konnie esplorare un campo vicino a casa, mi sentivo dentro National Geographic e non mi ero accorta di quanto fosse durata la ripresa.
Ci siamo svegliati con una nebbia che non si vedeva da anni ma come ogni persona col cane sa: non c'è condizione meteo che giustifichi di rimanere a casa (a parte le rare e tragiche eccezioni).
Quindi una volta che noi umani indossiamo un paio di scarpe adatte (che le scarpe con questo tempo non sono mai adatte e servono quei bei scarponi da agricoltore che regalano quel fascino da cagnara) siamo tutti pronti per goderci il tempo e lo spazio insieme. Konnie ci mostra ogni volta che le cose vanno fatte scrupolosamente e con calma, osservarla libera è per me sempre un piacere. Lei è proprio il caso di cane che sembra annusare ogni filo d'erba, vederla muoversi flessuosa, senza fretta o agitazione è ammaliante. Almeno per me che sono stata lì nel gelo a riprenderla per oltre sei minuti con le mani che ormai non le sentivo più.
La cosa interessante del video poi è che era la parte finale della nostra passegggiata, stavamo tornando a casa dopo aver fatto già oltre quaranta minuti di cammino. Cam (che di anni ne ha 12 e mezzo) raramente ormai esce dal sentierino, guidato dal comandamento (che però è stato un po' così in tutta la sua vita) di mimimo sforzo massima resa. Lui sta in mezzo a noi e non si muove fino a che tutte e tre le sue pecore non sono a vista o sotto controllo. Konnie invece quando capisce la direzione che si sta prendendo (il rientro) sembra intensificare le sue attente esplorazioni, come a dire: no va be mica dovremo tornare già..!
Per me è molto importante trovare il tempo e modo di lasciarli liberi e di lasciarli liberi di muoversi, annusare e scavare coi loro tempi.
Konnie si prende gli spazi ma non ci perde mai di vista. Spesso viaggia parallela a noi e non c'è mai un vero grande bisogno di richiamarla poiché lei sembra sapere quando è il momento di tornare e cedere al fatto che, ancora una volta, si continuerà la giornata chiusi dentro una casa. Guardarla dal vivo o in un video come questo mi fa rendere conto di quanto sia grande e particolare il loro mondo, diverse e profonde le cose che sono in grado di percepire rispetto a noi. E sopratutto mi fa ammirare un essere che abbiamo reso così dipendente a noi e che invece nella natura non sembra proprio abvere bisogno di nessuno: fiera, capace, adatta sarà cuore di mamma ma la guardo ogni volta ammirata.
Ecco in lei, ex randagia, è proprio evidente un bisogno della libertà enorme (da orari, guinzagli, direzioni) ed è frustrante anche per noi sapere che invece lei vorrebbe e necessiterebbe di passare fuori e/o libera molte più ore.
Facciamo quel che si può, insieme.
E come diceva Pennac: Uno crede di portare fuori il cane a fare pipì mezzogiorno e sera. Grave errore: sono i cani che ci invitano due volte al giorno alla meditazione.
Grazie Konnie e sempre grazie Cam.























