venerdì 20 aprile 2018

I nuovi trucchi del vecchio cane

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C’era una volta un cane di nome Zeke di proprietà di un contadino. Zeke faceva la guardia per l’uomo ma quando diventò vecchio gli sentì dire che l’avrebbero ammazzato non appena trovato un cane più giovane. Sconsolato, Zeke si sdraiò nell’erba e fu subito raggiunto da due passerotti che gli dissero che doveva scappare e che poteva benissimo vivere degli avanzi in città. Una volta là però fu raggiunto da un terrier che
lo portò da due sue amici sotto un ponte sulle rive di un fiume: una barboncina ed un collie. I tre cani gli dissero che da quando era arrivato in città il cane del banchiere… li aveva rovinati. Il terrier aveva un amico macellaio che in cambio della sua caccia ai topi gli lasciava ogni giorno del grasso. Il cane del banchiere l’aveva notato e aveva iniziato a mangiare il grasso del terrier. La barboncina aveva un amico fornaio che finito di sfornare le radunava briciole e biscotti rotti. Ma il cane ingordo era arrivato anche lì e l’aveva perfino morsa per prendersi quel cibo! Infine il collie radunava le mucche per il formaggiaio che gli lasciava croste e latte. Che però venivano anche loro ingurgitate dal cane prepotente che terrorizzava il branco! Zeke allora ideò un piano: chiese ai passerotti di rubare un bel pezzo di carne dal macellaio e di metterlo sul davanzale di una finestra. Quando il cane prepotente arrivò per il grasso vide la carne e la addentò ma sentì delle voci che dicevano di aver visto un cane con un pezzo di carne ancora più grosso sotto al ponte. Il cane del banchiere, ancora con la bistecca in bocca, corse sotto il ponte e vide effettivamente un cane con una bistecca in bocca senza capire però che… era il suo riflesso! Iniziò ad abbaiare al nemico e la bistecca cadde in acqua così si tuffò cercando di recuperare le due bistecche finendo trasportato in una rapida e poi in una cascata. Senza fare più ritorno.

Tutti i cani erano soddisfatti e riconoscenti a Zeke ma gli dissero che la vita da randagio sarebbe stata troppo difficile per lui abituato ad una famiglia così il vecchio cane escogitò un nuovo piano, chiedendo l’aiuto di tutti. I passerotti rubarono un altro pezzo di carne, il collie staccò la pelle di un lupo appesa sulla porta di una fattoria e la barboncina recuperò dei laccetti dalla spazzatura. Misero la pelle del lupo addosso al collie che si intrufolò nella casa della vecchia famiglia di Zeke e rapì la figlia neonata. Zeke partì all’inseguimento del “lupo” nel bosco mentre la famiglia guardava la scena esterrefatta. Una volta nel bosco anche la barboncina ed il terrier iniziarono ad abbaiare ed il fracasso era davvero inquietante. Gli uccellini sbatterono la bistecca sul muso di Zeke e sul lenzuolino della bimba e poi scapparono giusto un secondo prima dell’arrivo del contadino che vide Zeke col fagotto in bocca, sporco di sangue, vittorioso contro la lotta con un lupo! Il contadino riportò bimba e cane in casa, ordinando alla famiglia che Zeke avrebbe vissuto con loro fino alla fine dei suoi giorni, coccolato e riverito come un re.



Racconto tratto dal libro "E Dio aveva un cane" di Stanley Coren:


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